Erano andati nell'ambulatorio per sottoporsi a infiltrazioni con gas medicale alle articolazioni credendo, così, di beneficare di un tanto desiderato sollievo fisico. Ed invece, quel medicinale che avrebbe dovuto alleviare i dolori è stato, forse, il responsabile della diffusione di un batterio che ha contagiato decine di pazienti.
La vicenda, raccontata da Il Tirreno, si è verificata in uno studio medico di Massa, in provincia di Massa Carrara. Ad oggi sono una trentina i casi sotto esame da parte dei carabinieri. Ad accomunare le persone colpiti il fatto di aver frequentato tutte lo stesso ambulatorio privato per sottoporsi a infiltrazioni alle articolazioni con gas medicinale.
I pazienti che sarebbero stati contagiati dal batterio sono finiti al pronto soccorso con sintomi simili come febbre costante e una infezione in corso per artrite settica. Addirittura, viste le condizioni di salute più serie, per una decina sarebbe stato necessario anche il ricovero.
Nel frattempo, per fare luce sulla storia, lo studio medico è stato posto sotto sequestro su disposizione della procura che ha aperto un fascicolo per ricostruire quanto accaduto nell'ambulatorio e verificare se il problema sia dipeso da procedure errate o da una partita di prodotto fallata.
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, riporta ancora il quotidiano, anche quella che nell’ambulatorio sia stato utilizzato un gas medicinale non autorizzato dall'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco.
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