Medici aggrediti in sala operatoria: identificate tre persone

Il brutale episodio di violenza ha interrotto un delicato intervento chirurgico e messo a repentaglio la vita del paziente

Medici aggrediti in sala operatoria: identificate tre persone

Ennesimo episodio di violenza nei confronti del personale sanitario della Asl di Brindisi. Sono stati identificati i tre soggetti che nella serata di giovedì 30 gennaio hanno fatto irruzione nella sala operatoria del reparto di Chirurgia vascolare, al quinto piano dell'ospedale Perrino. I medici, impegnati in un delicato intervento su un aneurisma dell'aorta, sono stati brutalmente aggrediti. I responsabili di questo deprecabile episodio, che tra l'altro ha messo a serio rischio la vita dell'ammalato, sono tre parenti di un altro degente ricoverato presso lo stesso nosocomio. Gli stessi, dopo aver strattonato e minacciato il medico di turno al reparto e preteso la presenza del primario, si sono diretti con furia nella sala operatoria, forzandone gli ingressi e interrompendo l'intervento in corso.

Per fortuna l'equipe medica, nonostante la gravità della situazione, è riuscita a mantenere il controllo e ad evitare così gravi conseguenze per il paziente sotto i ferri. Urla, spintoni, parole pesanti. I famigliari esigevano per il loro congiunto una visita urgente. Decisiva la richiesta da parte di un medico, attraverso una telefonata alla questura, dell'intervento delle forze dell'ordine. Sul posto sono giunte immediatamente due Volanti e una pattuglia dei carabinieri. Gli agenti si sono messi in contatto con una guardia giurata che, assieme ad altri due colleghi, aveva già allontanato i responsabili quando, preoccupati per le condizioni di salute del loro congiunto, avevano chiesto con veemenza di parlare con il primario.

Successivamente i militari hanno raccolto varie testimonianze per ricostruire i fatti e risalire all'identità degli aggressori. A carico dei tre verrà trasmessa un'informativa alla Procura della Repubblica di Brindisi con ipotesi di reato di minacce e interruzione di pubblico servizio. Purtroppo gli episodi di violenza ai danni dei medici stanno diventando sempre più frequenti. A riguardo si è espresso Tonino La Spada, direttore sanitario della Asl brindisina: "Saranno presi tutti i provvedimenti necessari per evitare che situazioni del genere si verifichino ancora. Questi comportamenti non si possono più tollerare e non bisogna aspettare che ci scappi il morto".

La Spada ha altresì elogiato l'impegno profuso dai medici, costretti a lavorare in un clima di perenne tensione. Solidarietà al personale sanitario espressa anche da Arturo Oliva, presidente dell'Ordine dei medici e odontoiatri della provincia di Brindisi: "La direzione generale della Asl e l'area tecnica sono chiamati a mettere in sicurezza gli operatori con interventi ed attività di cui si è in attesa da anni. Il ripristino del punto di pronto intervento di polizia nel nosocomio per 24 ore, le porte delle sale operatorie blindate, videocitofoni, telecamere".

Continua Oliva: "Il personale, esasperato dai troppi episodi di intolleranza, potrebbe arrivare a clamorose decisioni, fino ad astenersi dalle attività sanitarie dove non ricorrono le minime condizioni di sicurezza".

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