Melegatti, stipendi non pagati e sciopero. Ora rischia il primo Natale senza pandoro

La Melegatti è in crisi. I dipendenti non hanno ancora ricevuto lo stupendio di agosto e probabilmente non vedranno quello di settembre. Ora si mobilitano gli scioperi e il pandoro inventato proprio da Melegatti rischia di non arrivare a tavola

Melegatti, stipendi non pagati e sciopero. Ora rischia il primo Natale senza pandoro

Un altro rinvio dell'incontro decisivo per il futuro della Melegatti e i lavoratori fanno scattare lo sciopero in tutti i turni di lavoro in uno dei 2 impiati della storica azienda dolciaria veronese a San Giovanni Lupatoto.

Difficoltà economiche

Scioperi e manifestazioni sotto il municipio che ospita uno degli impianti della Melegatti, famossissima azienda dolciaria nota per i suoi pandori. L'impresa si trova in gravi difficoltà finanziarie che la dirigenza, nonostante l’impegno, sembra non essere riuscita a fronteggiare, spiega il Corriere della Sera. Per diverso tempo si è parlato dell'entrata di un nuovo partner, anche se non è mai stato chiaro se come socio o come alleato, ma pare che la trattativa non sia andata a buon fine.

Nel frattempo la situazione finanziaria e produttiva è collassata. E come scrive il Correre della Sera, "per la prima volta in 123 anni il pandoro Melegatti potrebbe non essere presente il prossimo Natale sulle tavole". Un situazione mai vista in 123 anni. L'azienda aveva chiesto tempo a dipendenti e sindacati per non compromettere le trattative con il partner. Peccato che martedì sia arrivato l'epilogo più doloroso.

La protesta del sindacato

"Le problematiche economiche hanno creato molti disagi, non consentono l’approvvigionamento necessario delle materie prime e degli imballaggi del prodotto, tanto che il processo di produzione viene avviato con una programmazione di giorno in giorno. Le bollette non venivano pagate e così il gas è stato staccato. Il personale dipendente non ha più la certezza di ricevere il proprio stipendio e ad oggi l’azienda non dà garanzie in merito": è l'attacco dei sindacati. Giustificato se si pensa che i 70 dipendenti a tempo indeterminato e gli altri 200 stagionali non hanno ancora ricevuto lo stipendio di agosto e, probabilmente, non vedranno nemmeno quello di settembre.

La campagna dei pandori non è ancora cominciata. Un dato che, a ottobre, fa pensare di non vederli sulle tavole della famiglie italiane. Un vero smacco per la tradizione. Ricordiamo infatti che fu proprio Domenico Melegatti, nel lontano 1894, a brevettare il celebre dolce natalizio che da Verona è arrivato in mezzo mondo. "Una grande e storica azienda - ammettono i sindacati - ma i lavoratori non ce la fanno più. Si sono messi in gioco, hanno lavorato, quando potevano hanno atteso lo stipendio.

Adesso tocca ai soci muoversi". Il 30 settembre è prevista un’assemblea dei soci ma dipendenti e sindacati chiedono che si affrettino i tempi. Si parla di aumento di capitale, ma le vere intenzioni del Cda non si conoscono.

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