"Mentre davo i caffè...": cosa non torna sul caso Grillo

Il caso di Ciro Grillo continua a tenere banco a Non è l'arena, dove l'albergatore ha rivelato le modalità di raccolta della sua testimonianza

"Mentre davo i caffè...": cosa non torna sul caso Grillo

Il caso di Ciro Grillo e del presunto stupro di gruppo compiuto insieme ad altri tre amici ai danni di una coetanea continua ad arricchirsi di nuovo dettagli. Durante la puntata di Non è l'arena, Massimo Giletti è tornato sulla questione, cercando acnhe testimonianze inedite da parte dei protagonisti, che raggiunti dai giornalisti si sono chiusi nel silenzio e hanno preferito tacere. È un tema che il programma tratta da settimane, soprattutto dopo il video di Beppe Grillo che ha portato la questione anche sul piano politico. Massimo Giletti ha messo al centro della puntata il racconto delle ragazze, fatto attraverso i verbali che riportano la versione delle presunte vittime.

Silvia e Roberta, nomi fittizi delle due ragazze, frequentano un istituto prestigioso di Milano e hanno scelto la Sardegna per la loro vacanza estiva. Scelgono di trascorrere una serata in Costa Smeralda ed è qui che conoscono la comitiva di Ciro Grillo. Loro alloggiano in un b&b ai confini di quella parte dell'isola, lontano dalla movida sfrenata delle località più note. Anche per questo motivo accettano di trascorrere la notte a casa di Grillo vista l'assenza di taxi disponibili a tarda notte per tornare nel loro alloggio. A Non è l'arena è tornato a parlare proprio il gestore della struttura ricettiva scelta da Roberta e Silvia, che pare abbia ricordi nitidi di quella notte di due anni fa.

Daniele Ambrosiani, titolare del b&b nel quale le due ragazze soggiornavano, è tornato sull'argomento anche sulla base di discordanze nelle sue dichiarazioni. In particolare, sono alcune dichiarazioni dell'uomo che sembrano non essere in linea nei suoi diversi racconti. "Non abbiamo mai detto che erano felici, mi sembravano due ragazze tornate da una nottataccia in giro. Noi con gli inquirenti abbiamo parlato un'ora con i carabinieri, quelo che risulta sono solo i primi 5 minuti", ha ribadito Daniele Ambrosiani.

Nei verbali delle forze dell'ordine sono presenti le dichiarazione della sua fidanzata, con la quale gestisce il b&b, e che lui avrebbe confermato. L'abergatore ha raccontato la verbalizzazione della loro testimonianza da parte delle forze dell'ordine: "Noi sul momento siamo stati un po' vaghi, pensavamo addirittura che ci venissero a chiedere qualcosa che avevano fatto le ragazze. Sono venuti la prima volta mentre io servivo le colazioni. Ogni tanto io mi allontanavo per preparare dei caffè, poi mi hanno chiesto se ero d'accordo con la mia ragazza e io sono solitamente d'accordo con lei". L'albergatore, quindi, ha ripetuto quanto detto la prima volta a Non è l'arena: "Le ragazze erano scosse nei giorni successivi, lo confermo, com'era uscito con gli inquirenti e forse non l'hanno messo a verbale. Non credo mi abbiano dato una copia del verbale.

La ragazza mi ha dato la sensazione di non essere più quella di prima". Dal racconto di Daniele Ambrosiani fatto a Non è l'arena pare emergano alcune discrepanze rispetto a quanto messo a verbale, dove l'albergatore sostiene che manchino alcune sue dichiarazioni.

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