Meno di due settimane fa il Viminale aveva pubblicato i dati dell'invasione. Il 15 giugno si rilevava che dall'inizio dell'anno erano sbarcati sulle coste italiane ben 65.450 migranti. Una cifra spaventosa che, se paragonata allo stesso periodo del 2016, faceva segnare un più 17,72% di sbarchi. Adesso questi numeri sono stati ritoccati all'insu. Perché solo negli ultimi due giorni le navi della Guardia costiera hanno tratto in salvo oltre 13mila clandestini. E ora viene fuori che dall'inizio dell'anno a oggi sulle coste italiane sono sbarcati 73.380 migranti. Si tratta del 14,42% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, quando gli arrivi erano stati 64.133.
L'esodo dalla Libia alle coste italiane sta proseguendo senza sosta. È un'invasione che il governo e l'Unione europea non riescono a fermare. I clandestini, che raggiungono le coste libiche da tutte le zone dell'Africa (ultimamente anche quella occidentale), si imbarcano su navi di fortuna e gommioni fatiscenti per tentare la sorte nel Mar Mediterraneo e provare a raggiungere l'Italia, porto di sicuro e facile ingresso per poi provare a raggiugere i Paesi del Nord Europa. I numeri, però, ci dicono che la maggior parte di questi disperati resta nel Belpaese. Secondo il Viminale la regione che ospita più migranti resta la Lombardia (13%), davanti a Lazio (9%), Campania (9%), Piemonte (8%), Veneto (8%), Emilia Romagna (8%), Toscana (7%), Puglia (7%) e Sicilia (7%). I numeri, però, dovranno presto essere rivisti. Perché il ministro dell'Interno Marco Minniti sarà chiamato presto a far fronte alla nuova ondata di clandestini che in queste ore stanno sbarcando sulle nostre coste.
Soltanto nella giornata di ieri, come riferisce la Guardia costiera, sono stati salvati oltre cinquemila migranti. Navigavano a bordo di cinque barche e diciotto gommoni e, quando erano ancora al largo delle coste libiche, sono stati raggiunti da diverse unità della Guardia costiera, delle ong e da alcuni rimorchiatori "dirottati" per i soccorsi. Non finisce qui. Come riferisce Repubblica, infatti, altri 8.500 migranti al momento si trovano a bordo di quattordici navi che, nelle prossime ore, li porteranno nei porti della Sicilia e della Calabria. Stando ai dati pubblicati oggi dal Viminale, i porti maggiormente interessati dagli sbarchi sono stati Augusta (12.288), Catania (8.830), Pozzallo (7.161), Reggio Calabria (5.606), Lampedusa (5.048), Palermo (4.938), Trapani (4.742), Vibo Valentia (4.657), Messina (3.479) e Crotone (3.224).
"Il governo continua a mostrare una preoccupante incapacità rispetto a una situazione che giorno dopo giorno diventa sempre più drammatica", Paolo Romani, presidente dei senatori di Forza Italia, invitando il premier Paolo Gentiloni a "tutelare gli interessi nazionali, anche se necessario bloccando l'accesso ai porti italiani".
Romani suggerisce, quindi, l'intervento del Consiglio di sicurezza dell'Onu, la messa in campo di "strategie condivise che consentano di fermare le partenze" e il divieto alle Ong di svolgere "una funzione attrattiva" che sserve solo ad "aggravare la situazione". "O si agisce immediatamente - conclude - oppure siamo di fronte ad un fallimento evidente che non potrà non avere conseguenze politiche".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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