Migranti, il vescovo di Spoleto: "No agli imprenditori della paura"

Il vescovo di Spoleto-Norcia, annunciando che la sua diocesi ospiterà delle famiglie, si è scagliato contro gli "imprenditori della paura"

Migranti, il vescovo di Spoleto: "No agli imprenditori della paura"

Il vescovo di Spoleto - Norcia, monsignor Renato Boccardo, ha annunciato che la diocesi che presiede ospiterà alcune famiglie composte da migranti. Questa volontà è stata ribadita durante la celebrazione per la festività dell'Assuzione di Maria, due giorni fa.

Il presule dell'episcopato umbro si è aggiunto così all'insieme degli ecclesiastici che, specie in queste ultime settimane, hanno voluto porre l'accento sulla bontà dell'accoglienza. Tuonando, peraltro, "contro" coloro che invece vorrebbero far prevalere un atteggiamento di maggiore chiusura.

"Non ci possiamo rassegnare - ha scandito il vescovo durante l'omelia - al consolidarsi di una opinione pubblica fomentata da maestri senza morale e da imprenditori della paura che pretendono di dividere la società in due gruppi: 'quelli come noi' e 'gli altri', due categorie non ugualmente umane, e perpetuano un sistema che, continuando a vendere armi ai loro paesi, fabbrica i poveri e poi non li vuole perché danno fastidio".

Poi la presa di posizione sul dramma di essere costretti ad abbandonare la propria nazione di provenienza: "Non si può certo considerare un viaggio di piacere una delle più disperate transumanze umane della storia, che ha trasformato il Mediterraneo in un vorace sepolcro; né pensare che sia facile la vita di chi, sopravvissuto, si ritrova privo di tutto in un Paese sconosciuto, talvolta in condizioni subumane di miseria e di sfruttamento, impossibilitato a costruire e tanto meno ad immaginare il suo futuro".

Il discorso del monsignore è stato condito da quella che sembrerebbe essere una vera e propria critica mossa nei confronti di alcune forze politiche: "Se espressioni e atteggiamenti di tanto disprezzo per il dolore e la dignità altrui possono liberamente circolare senza incontrare lo sconcerto e l’indignazione generale - ha dichiarato Boccardo, così come riportato da Umbria24 - questo significa che già sono entrati nelle nostre case, da dove stanno trafugando il rispetto per l’altro e la solidarietà che, come ha recentemente affermato il Presidente della Repubblica, fanno parte del Dna degli italiani".

"No", quindi, alla perdità di quei tratti d'umanitarismo, tipici del belpaese.

Infine, la richiesta alle istituzioni per far sì che arrivino ulteriori risorse per l'integrazione dei migranti: "Mi permetto di rivolgere un appello rispettoso e cordiale alle istituzioni civili del nostro territorio - ha chiosato - affinché considerino a loro volta la possibilità di realizzare un segno altrettanto concreto di accoglienza e responsabilità dando vita ad una catena di aiuto e di amicizia che non conosca barriere".

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