Detenuto serbo ​è evaso da Bollate

Lo ha reso noto il Sappe: "Non c'è sicurezza: bisogna assumere nuovi agenti di polizia penitenziaria"

Detenuto serbo ​è evaso da Bollate

Avrebbe finito di scontare la sua pena nell'agosto del 2018. Ma dal VII Reparto detentivo di Bollate è scomparso. A dare notizia dell'evasione di un detenuto 52enne di origine serba è il sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe. “L’episodio - spiega il segretario generale Donato Capece - è accaduto verso le 13.15 di lunedì. Sono ancora da chiarire le modalità di fuga, ma sono immediatamente iniziate le ricerche di polizia penitenziaria ed altre forze di polizia per catturare l’uomo"

Era in prigione per reati di spaccio di droga ed era giunto a Bollate dal carcere di Vigevano lo scorso settembre.

"Ora l’interesse di tutti è catturarlo - concude il segretario - ed assicurarlo alla giustizia. Le carceri sono più sicure assumendo gli agenti di polizia penitenziaria che mancano, finanziando gli interventi per far funzionare i sistemi antiscavalcamento, potenziando i livelli di sicurezza delle carceri”.

Per il rappresentante del sindacato autonomo di polizia penitenziaria, "Al superamento del concetto dello spazio di perimetrazione della cella e alla maggiore apertura per i detenuti deve associarsi la necessità che questi svolgano attività lavorativa e che il personale di polizia penitenziaria sia esentato da responsabilità derivanti da un servizio svolto in modo dinamico, che vuol dire porre in capo a un solo poliziotto quello che oggi

fanno quattro o più agenti, a tutto discapito della sicurezza. Le idee e i progetti dell'amministrazione penitenziaria, in questa direzione, si confermano ogni giorno di più fallimentari e sbagliati".

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