Non si placa la polemica che ha travolto Sandra Milo che, dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino, ha finto un malore durante una diretta radiofonica a Un giorno da Pecora. Uno scherzo di cattivo gusto - criticato anche dalla conduttrice Geppi Cucciari - che l'ha fatta finire al centro delle polemiche e che l'avrebbe vista bersaglio di offese e minacce sul web.
A svelarlo è stata Sandra Milo attraverso i suoi canali social dove, da alcuni giorni, sta pubblicando decine di commenti e messaggi offensivi ricevuti sul web dopo la diretta su Radio1 Rai. L'attrice ha giustificato il suo gesto come uno scherzo rivolto ai novax e ai negazionisti, ma gli internauti non hanno comunque gradito l'idea avuta in un momento di psicosi generale creatasi attorno al vaccino AstraZeneca dopo le morti sospette registratesi nei giorni scorsi. La rabbia del popolo del web non si è però limitata alle critiche e alle offese. Sandra Milo avrebbe ricevuto, infatti, anche minacce di morte, rivolte non solo al lei ma anche ai suoi familiari.
Una situazione al limite che lei stessa ha raccontato, commentando l'ultimo post della conduttrice Alessia Marcuzzi, che non riguardava il tema discusso, ma che ha scatenato comunque lo scontro con un altro follower. Tutto è partito da un commento di una utente, che l'ha criticata pubblicamente: "Che idea di me**a quello scherzo. Mi sei proprio cascata in basso". E lei, nel rispondere alla donna, ha svelato di essere stata minacciata di morte: "Premesso che questo non è il luogo per intavolare una discussione del genere invece, secondo Lei, è una bella idea quella di augurare la morte a me, ai miei figli e a mio nipote per essermi spesa a favore della campagna vaccinale, vero? Prima di parlare a vanvera si chieda il perché del mio scherzo fatto ai novax e ai negazionisti che mi hanno scritto di tutto dal 25 febbraio in poi".Determinata a difendere la sua posizione, Sandra Milo non ha lasciato niente al caso
e ha concluso: "Mi spiace ma io non gliela do la soddisfazione di schiattare e, non volendo augurar loro altrettanto, ho risposto con la sola arma in mio possesso: l'ironia. E con questo chiudo il discorso".
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