Minaccia il suicidio: salvato dalla centrale del 118 e dai carabinieri

Il 30enne di Veglie era già in cura presso il Centro di igiene mentale quando è stato colto da una crisi depressiva

Minaccia il suicidio: salvato dalla centrale del 118 e dai carabinieri

Tragedia sfiorata a Veglie, comune in provincia di Lecce. Nella notte tra lunedì 8 e martedì 9 giugno, un 30enne residente in periferia e già in cura presso il Centro di igiene mentale, era solo in casa quando è stato colto da una crisi depressiva. Disperato ha afferrato il telefono per contattare il 118. Prima qualche parola concitata, poi l'uomo ha minacciato il suicidio. Dall'altro capo, nella centrale operativa, l'infermiera che ha raccolto la chiamata si è accorta della gravità della situazione. Il protagonista di questa triste vicenda sosteneva di avere in mano un coltello e di volerla fare finita. Poiché stanco della sua situazione mentale, aveva addirittura chiesto istruzioni su come agire senza perdere altro tempo. L'operatrice di certo non poteva sapere se l'uomo impugnasse davvero il coltello. A destare tuttavia la sua preoccupazione è stato il tono della voce. Inquieto, balbettante, quasi sicuramente non si trattava di uno scherzo di cattivo gusto.

L'infermiera ha così iniziato a distrarre l'uomo. Frasi semplici, parole comprensive per cercare di calmarlo e di allontanare la sua attenzione dalla minaccia del suicidio. In questo modo è riuscita a carpire informazioni utili, come ad esempio il luogo dal quale proveniva la stessa chiamata. Raccolti dati sufficienti, una collega ha allertato immediatamente il 112.

Sul posto è giunta una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile di Campi Salentina. Poiché la porta dell'abitazione non era ben chiusa, i militari sono entrati nell'appartamento senza difficoltà e si sono trovati davanti al 30enne ancora con il telefono in mano e realmente armato di coltello.

Con calma i Carabinieri hanno iniziato a parlargli, poi nel momento opportuno gli sono stati addosso per disarmarlo. Dopo l'arrivo di un ambulanza, all'uomo è stato somministrato un calmante. Si è poi proceduto con il trattamento sanitario obbligatorio.

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