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Militari russi in Italia, ora il Copasir sentirà l'ex capo di Stato maggiore

L'obiettivo del Copasir è stabilire cosa realmente si nascondesse dietro la missione di Mosca in Italia nel marzo 2020

Militari russi in Italia, ora il Copasir sentirà l'ex capo di Stato maggiore

Non si spengono i riflettori del Copasir sulla missione russa in Italia del marzo 2020, quando il nostro Paese era in ginocchio a causa della prima ondata pandemica, contro la quale l'Italia non aveva mezzi e strumenti per combattere. In quell'occasione, Giuseppe Conte si accordò con Vladimir Putin, che promise all'Italia di inviare uomini, dispositivi e macchinari per far fronte all'emergenza.

Gli aerei arrivarono ma quel che già all'epoca colpì fu il grande dispiegamento di forze, soprattutto militari, a fronte di un numero di dispositivi medici piuttosto esiguo vista la gravità della situazione. Ora che la situazione geopolitica è mutata, che la Russia ha invaso l'Ucraina e che Putin minaccia il mondo intero, quella missione sembra tratteggiare altri contorni rispetto a quelli umanitari. Per questo motivo il Copasir è impegnato in un'indagine serratissima per far luce su quanto possa essere successo in quei giorni di marzo.

Proprio quella missione è stata al centro di un attacco arrivato da Mosca all'Italia nei primi giorni di guerra, subito dopo l'applicazione delle sanzioni, quando Alexej Paramonov, alto esponente del governo russo, parlò di "conseguenze irreversibili" nei rapporti tra Italia e Russia. Il ministro della Difesa venne definito un "falco anti-Russia" e quelle minacce fecero riaccendere i fari su quella missione, che già a marzo 2020 qualcuno definì sospetta. Il dubbio era che dietro la cortina del sostegno umanitario a un Paese allora amico come il nostro, Mosca volesse in realtà nascondere una missione di spionaggio.

Questo aspetto venne già analizzato dalla commissione parlamentare che, però, non rilevò nessun indizio che potesse avvalorare quell'ipotesi. Tuttavia, ora il quadro è molto cambiato e il fascicolo è stato riaperto. Sono stati auditi sia l'ex premier Giuseppe Conte che l'ex coordinatore del Cts, Agostino Miozzo ma le convocazioni non sono ancora terminate, perché nei prossimi giorni è in programma anche l'audizione dell'ex capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Enzo Vecciarelli.

La sua audizione è prevista per il prossimo 28 aprile alle 09.30 e potrebbe anche non essere l'ultima, perché pare che il Copasir sia intenzionato a calendarizzare anche l'incontro con l'ex comandante del Coi, Luciano Portolano.

L'obiettivo è quello di ottenere quante più informazioni possibili e ricostruire senza ombre la missione russa nel nostro Paese, che stando a un'inchiesta datata de la Repubblica avrebbe avuto anche l'obiettivo di carpire informazioni biologiche per la strutturazione del vaccino Sputnik.

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