Il prof molestava la studentessa: "Ma è ancora al suo posto"

"Non sentirti imbarazzata se non ti staccherò gli occhi di dosso", "Non vedo l'ora di vedere il tuo vestito all'esame": sono tra i messaggi oggetto della denuncia. Il professore continua a insegnare. Sul caso indaga la Procura di Siena

Il prof molestava la studentessa: "Ma è ancora al suo posto"

Molestie verbali, apprezzamenti sessuali continui sia sui social sia in classe. È l’accusa mossa da una ex studentessa nei confronti di un professore di scuola superiore di Siena. Sulla vicenda indaga la Procura ma il docente, nonostante la denuncia, insegna ancora nell’istituto superiore. È quanto raccontato in una conferenza stampa dagli avvocati dell’associazione antiviolenza Donna chiama Donna che difendono la studentessa.

Le molestie in classe e non solo

“Confesso…non vedo l’ora di vedere il tuo vestito all’esame”, “non sentirti in imbarazzo se non ti staccherò gli occhi di dosso ehh”, ed ancora “Mirabile visione di due mirabili estremità…; ehhh i mostri con quel balconcino sono meno mostri, su via!”. Sono solo alcuni degli sms o delle frasi del cosiddetto “catcalling” che la studentessa ha portato a suffragio della sua denuncia e che sarebbero state pronunciate dall’insegnante. La vicenda, secondo quanto raccontato oggi negli uffici dell’associazione Donna Chiama Donna, è iniziata nel 2015 e proseguita negli anni in cui la ragazza è stata studentessa nell’istituto superiore. La denuncia arriva solo dopo il diploma. Dapprima, nel 2020, la ragazza assieme ad altre amiche, fa un video per denunciare quanto accaduto negli anni. Il filmato gira sui social, via whatsapp, tra studenti ed ex studenti. Ma nulla accade di concreto.

Così la giovane s’è rivolta all’associazione antiviolenza Donna chiama Donna e ha raccontato l’intera vicenda. Insieme ad altre compagne di classe ha raccolto messaggi, commenti e altro legati all’atteggiamento dell’insegnante. L’associazione ha inviato una pec alla dirigenza della scuola. Una lettera a cui è seguita una richiesta analoga da parte di altri 49 studenti. La preside, inizialmente all’oscuro della vicenda, ha segnalato tutto alle autorità competenti. Ma l’insegnante è ancora al suo posto.

Il professore aveva comportamenti sessualmente molesti e inadeguati con le studentesse - denuncia la onlus, assistita dall'avvocato Claudia Bini - Eppure è rimasto al suo posto, libero di molestare le studentesse o di farle sentire in colpa per non averlo lasciato fare. L’istituto scolastico ha fatto finta di non vedere, che fosse normale, che fosse un gioco e non una violenza. Perché forse, se la scuola fosse intervenuta per tempo, il professore si sarebbe fermato senza bisogno di azioni legali e non ci sarebbero così tante studentesse ferite dalle sue molestie e dalle sue manipolazioni psicologiche. La giustizia farà il proprio corso, ma le scuole devono difendere i propri studenti”, ha proseguito l’avvocato Bini.

“Abbiamo voluto portare alla pubblica attenzione questa vicenda perché ci interessa che l’attenzione sia alta sul problema delle molestie sessuali anche solo verbali, specialmente se queste provengono da qualcuno che ha un ruolo di autorità nei confronti delle vittime”, ha concluso l’avvocato Bini.

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