Si cominciano purtroppo a riscontrare gli effetti di una sempre più ridotta adesione alle campagne vaccinali promosse dal sistema sanitario, così anche una malattia come il morbillo torna a dare preoccupazione nel 2018.
Stando ai dati riportati dall’Organizzazione mondiale della sanità sempre più persone, adulti e bambini, vengono colpite dal virus. Solo nel primo semestre di quest’anno si sono registrati ben 41mila casi in tutta Europa. Un dato, questo, che deve far riflettere, se si considera che il numero di infezioni di morbillo avute in un anno intero nell’ultimo decennio non riesce a raggiungere una cifra tanto elevata.
“Dopo il minimo negativo toccato nel 2016 abbiamo visto un drammatico aumento nelle infezioni e nei focolai. Chiediamo a tutti i paesi di implementare immediatamente misure ampie e appropriate al contesto per diminuire la diffusione di questa malattia. Una buona salute per tutti parte dalla vaccinazione, e finché non elimineremo il virus non riusciremo a tener fede agli impegni per gli obiettivi di sviluppo sostenibile.” Questo dichiara la European regional varification commission for measles and rubella elimination sul bollettino divulgato quest’oggi, come riportato da “Il Messaggero”.
Insistere sulla dibattuta questione dei vaccini è d’obbligo. Se un tempo si parlava di eradicazione di certe malattie, garantita dalla cosìdetta “immunità di gregge” raggiunta attraverso un’attenta copertura vaccinale, ad oggi si assiste ad un incredibile e costante cambio di rotta.
La stessa Italia si trova inserita fra i sette paesi europei in cui si sono superati i mille casi di morbillo l’anno, assieme alla Francia, la Serbia, la Grecia, la Russia e la Georgia. Al primo posto, secondo l’Oms, si trova l’Ucraina, che in un anno ha raggiunto i 23mila casi.
Nel 2018 si sono anche registrati, purtroppo, dei decessi. 34 sono state le vittime del virus.
Stando ai dati riferiti dagli esperti, 43 stati europei su 53 sono stati in grado di interrompere la trasmissione di morbillo sul loro territorio, mentre 42 di 53 sono riusciti a fare altrettanto per quanto riguarda la rosolia, altra malattia che può diventare un serio pericolo per certi soggetti a rischio.
Tornando alla sola Italia, l’Istituto superiore di sanità fa sapere che al mese di luglio sono 2.029 i casi di morbillo registrati. Le regioni con un numero maggiore di contagi sono state Toscana, Lazio, Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicila e Campania. Nella maggior parte dei casi la vittima del contagio non era vaccinata.
“Siamo molto preoccupati che tre dei sette Paesi con la più alta incidenza di casi di morbillo in Europa siano Paesi Ue.
La bassa immunizzazione di un Paese mette a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini in tutta Europa. La vaccinazione è un atto di solidarietà” commentano dalla commissione Europea, come riporta “Il sole 24ore”.Dal 17 al 20 settembre, a Roma, si terrà sul tema una riunione fra i vari paesi.
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