Morte del piccolo Loris. Indagato il cacciatore. Interrogata la mamma

Nei filmati delle telecamere, in cui si vede l’auto della madre con cui sarebbe stato portato a scuola, Loris non c'è

Morte del piccolo Loris. Indagato il cacciatore. Interrogata la mamma

Vanno avanti gli interrogatori, le perquisizioni e gli esami della Scientifica sulla morte del piccolo Andrea Loris Stival, il bambino trovato morto sabato scorso a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Un diciottenne vicino di casa è stato interrogato fino a tarda sera dagli inquirenti, che hanno nuovamente sentito anche Orazio Fidone, il cacciatore che ha trovato il corpo senza vita del bambino. Entrambi sono stati ascoltati come persone informate sui fatti. Ma la novità è che anche la mamma del piccolo Andrea Loris Stival, Veronica Panarello, 25 anni, secondo indiscrezioni, è stata condotta nella questura di Ragusa. In base a quanto si apprende la donna è stata condotta negli uffici di polizia per essere interrogata. Il piccolo Loris Stival non appare in nessuna delle immagini registrate dalle telecamere di Santa Croce Camerina finora visionate dagli investigatori e nelle quali, invece, si vede l’auto della madre con cui il piccolo sarebbe stato portato a scuola. La circostanza è stata confermata da fonti investigative secondo le quali, però, sono necessari approfondimenti, sia perché le immagini non sono così nitide da poter dare certezze sia perché non è stata completata la visione dei video a disposizione.

Gli slip da bambino trovati questa mattina davanti alla scuola di Santa Croce in Camerina, non

sarebbero del piccolo Loris Stival. Secondo quanto si apprende, infatti, la mamma del piccolo non avrebbe riconosciuto le mutandine quando gli sono state mostrate.

Anche se la procura nega che il bambino sia stato violentato, da fonti investigativi trapelano alcuni dettagli agghiaccianti: il bambino sarebbe stato trovato senza mutandine e coi pantaloni (senza cintura) parzialmente calati. L'assassino, quindi, potrebbe aver tentato di abusare di lui prima di ucciderlo. Ci sono diversi interrogativi ancora senza risposta. Il primo è l'ora esatta della morte: dai risultati dell'autopsia si sa che il bimbo è morto diverse ore prima del ritrovamento del corpo. Poi c'è da tenere in considerazione la distanza tra la scuola e il vecchio mulino, circa tre km: quasi sicuramente il bambino non può averli fatti a piedi, visto anche che si tratta di una strada molto trafficata e senza marciapiedi. Come ci è arrivato? Salendo su un'auto o su uno scooter? C'è poi lo zainetto che non si trova. Al momento, inoltre, non ci sono testimoni oculari: la cosa strana è che l'ex carabiniere in pensione che possiede la casupola vicina al mulino, e che la mattina di sabato si trovava lì, non abbia visto né sentito nulla di strano. Al settaccio le immagini di 41 telecamere di sorveglianza poste tra la scuola e il centro del paese. Qualcuna potrebbe avere immortalato e registrato le immagini del bambino, magari in compagnia del suo assassino.

Al momento sono tre le piste calde seguite dagli inquirenti. Prima di tutto il "cacciatore", l'uomo che ha trovato il bambino. Sul corpo del bambino, però, non ci sarebbero tracce del Dna dell'uomo. Poi c'è la pista del ragazzo più grande, che altre volte sarebbe stato vista in compagnia del bambino. Si parla di un quindicenne. Infine c'è l'ipotesi che il "mostro" possa essere una persona che ben conosceva il bimbo, di cui lui si fidava: un conoscente o amico dei suoi familiari o dei loro parenti.

Intanto il sindaco di Santa Croce Camerina, Franca Iurato, lancia un appello ai propri concittadini: "Riferite qualunque particolare, che magari può apparire insignificante, ma che può dare la svolta giusta. Un quaderno, qualche dettaglio anomalo. Chi sa qualcosa lo riferisca, anche in forma anonima. Come Comune - ha detto davanti alle telecamere di Chi l’ha visto - abbiamo cercato lo zainetto del piccolo, abbiamo bloccato la raccolta dei rifiuti e verificato che non era nei cassonetti. La nostra è una comunità tranquilla e solidale, si è mobilitata subito e quanto è successo l’ha sconvolta. Speriamo che si arrivi a una conclusione al più presto, ma occorre che tutti collaborino".

Fino ad ora però nessuno si è fatto vivo. "Abbiamo lanciato diversi segnali alla popolazione - dice il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia - e con mio stupore non è arrivata alcune segnalazione".

Un paio di slip blu per bambini con la scritta "cool skater boy" con disegnato un cucciolo di lupo, è stato trovato davanti alla scuola di Loris. Ma al momento non ci sono elementi per poter affermare se appartenesseo al bambino rimasto ucciso. Anzi, secondo quanto si apprende, la mamma del piccolo Loris non avrebbe riconosciuto le mutandine quando gli sono state mostrate. "Sembra opera di un mitomane", ha detto un investigatore.

Un altro ha ricordato che nella strada "polizia e carabinieri ci sono passati mille volte" e, secondo lui, "le hanno messe di proposito". La Scientifica, però, non si sbilancia: "Per caratteristiche e natura" gli slip "potrebbero essere quelli". La conferma arriverà dagli esami del Dna.

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