Giovanni Aiello, l'ex poliziotto in servizio a Palermo noto come "Faccia da mostro" e chiamato in causa nelle indagini su diverse stragi di mafia, è morto oggi sulla spiaggia di Montauro, centro della provincia di Catanzaro dove si era stabilito da alcuni anni. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo sarebbe morto di infarto.
Ex agente di polizia al servizio dei servizi segreti, Aiello ha avuto un malore mentre si trovava sulla spiaggia di Monte Paone, in Calabria. Stava portando a riva la sua barca quando, forse a causa dello sforzo, è stato stroncato da un infarto.
Il suo nome è stato più volte associato alle stragi di via D'Amelio e Capaci, ma anche agli omicidi del vicequestore Ninni Cassarà e del poliziotto Antonio Agostino. Ufficialmente era un ex poliziotto in pensione, ma alcuni lo hanno descritto come un agente dei servizi segreti. Aiello è stato sentito da diversi giudici, e nei verbali figurano diversi 'omissis'.
Quattro procure e l'antiterrorismo hanno indagato su di lui. Il soprannome "Faccia da mostro" è legato al viso deformato in circostanze che variano a seconda delle ricostruzioni: dall'esplosione di un ordigno a una sparatoria.
Aiello era incappato per la prima volta nella giustizia nel 1989, quando il padre del poliziotto Antonino Agostino lo aveva "riconosciuto" come figura presente sulla scena del delitto del figlio poliziotto, ucciso in circostanze mai del tutto chiarite.
Di recente Aiello era stato iscritto nel registro degli indagati dalla
Procura di Reggio Calabria per "induzione a rendere dichiarazioni false all’autorità giudiziari", nell’ambito dell’inchiesta sui mandanti di alcuni attentati compiuti in passato ai danni dei carabinieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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