Moschea di Pisa, i cittadini contrari non si arrendono

Il caso della moschea di Pisa continua a far discutere: partita una nuova raccolta firme dopo l'inammissibilità di gran parte delle firme per un primo quesito referendario

La sala di preghiera islamica all'università di Parma
La sala di preghiera islamica all'università di Parma

Il caso della moschea di Pisa continua a far parlare di sè. La passata iniziativa referendaria promossa da cittadini e partiti contrari alla costituzione del luogo di culto in via del Brennero, venne meno per via dell'inammissibilità della maggior parte delle firme. In queste settimane, però, i promotori della consultazione ed altri cittadini sono tornati alla carica e stanno lavorando per una nuova raccolta.

La nuova proposta- così come hanno dichiarato i membri del comitato- è un: "referendum consultivo sull'area destinata alla costruzione di una moschea con annesso centro culturale, termine che, di fatto, è sempre più spesso sinonimo di scuola coranica. Ci sembra logico che su una questione così delicata e di così grande importanza siano i cittadini a doversi esprimere, quali che siano le loro idee politiche e partiti di appartenenza. La città è di tutti e non solo di amministratori pro tempore". E ancora, dicono a Pisatoday: "A noi interessa la partecipazione, è importante sottolineare che sarà in ogni caso da noi rispettato il risultato della votazione. Evidenziamo che la maggior parte del denaro destinato alla costruzione di moschee in Europa proviene dal Qatar, finanziatore dei Fratelli Musulmani, movimento politico-religioso messo al bando anche in molti paesi arabi. E' anche bene ribadire che a Pisa la libertà di culto è già tutelata in quanto un luogo di culto islamico esiste da oltre vent'anni".

Il comitato "il popolo decide", insomma, non ci sta e proprio mentre nulla lasciava pensare che potessero esserci nuovi intoppi, arriva una possibile consultazione tra cittadini. Salvo seconda bocciatura delle firme presentate. Le criticità segnalate dai contrari riguardo questa moschea, rilevano sia per il quartiere scelto- porta a Lucca- che è rinomatamente una zona residenziale già abbastanza trafficata sia per la grandezza stessa del luogo di culto, che in base al progetto depositato-affermano i contrari-sarebbe più alta delle mura della città e potrebbe contenere sino ad 800 persone.

"Porta San Zeno-insistono-si trova a soli trecento metri in linea d’aria e piazza dei Miracoli a meno di ottocento metri. Il sito scelto per la costruzione fa parte di un’area particolarmente complessa dal punto di vista urbanistico; ci sono problemi di viabilità e di difficile compatibilità con le strutture preesistenti. Porta a Lucca è un popoloso quartiere residenziale, e su via Lucchese e via Chiarugi insistono il CUS (polo sportivo fruito da studenti, ragazzi e bambini), e il vicino mercato settimanale di via Paparelli". Una partita chiusa burocraticamente, secondo quanto apprendemmo intervistando alcuni consiglieri comunali, ma non per tutti. Nonostante l'avvallo di sole 275 firme su 2530 della scorsa volta, la battaglia continua.

Gli errori burocratici, del resto, possono compromettere un percorso, ma la contrarietà di molti resta. La costruzione di una nuova moschea a Pisa, la seconda, potrebbe non essere così scontata.

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