Napoli e il problema delle acque inquinate

L'inquinamento delle acque rimane un problema enorme e non risolto in Campania.

Napoli e il problema delle acque inquinate

L'inquinamento delle acque rimane un problema enorme e non risolto in Campania. Non riguarda solamente i cittadini, ma anche le istituzioni che dovrebbero garantire il funzionamento delle fogne e dei depuratori. Qualcosa per fortuna si muove. Grazie alla denuncia di moltissimi cittadini della Penisola Sorrentina, riuniti nella Grande Onda, l'Osservatorio Civico Indipendente sullo Stato delle Acque, la cui pagina Facebook ha più di dieci mila iscritti, è stato finalmente inaugurato il nuovo depuratore della Punta Gradelle. Il nuovo impianto ha posto fine a molti dei gravi problemi d'inquinamento delle acque in zona. Tutti i liquami dei paesi da Sorrento fino a Vico Equense vengono finalmente depurati a dovere. Grazie al doppio sistema di griglie vengono poi fermati i 1750 quintali di rifiuti solidi che si buttano nei wc, come cottonfioc e altro.

La Grande Onda denuncia però che i pochi punti di eccellenza non riescono a compensare il sistema di assoluto degrado che si ha nel resto della regione, in particolare nei paesi vesuviani. In questa zona moltissimi paesi semplicemente non hanno un sistema fognario sversano tutti i liquiami in canali o nel fiume Sarno. Spesso poi se ci sono i depuratori non vi sono però i collettori e i sistemi fognari a valle. Questi impianti funzionano solamente con i paesi collegati, mentre altri accanto scaricano tutto nei fiumi o in invasi. Un sistema a macchia di leopardo davvero drammatico. Si parla tanto di ripulire il Sarno o di costruire depuratori, denuncia la Grande Onda, ma la drammatica realtà è che anche queste fondamentali opere non servirebbero a molto, laddove come nei paesi vesuviani, non ci sono le fogne e i collettori.

L'osservatorio denuncia come alcuni paesi scarichino addirittura in vecchi canali che i Borbone fecero costruire per i mulini. Per esempio il canale Sarno e i Regi Lagni. Si tratta di un problema largamente sottovalutato perché non sentito dalle persone. I soldi ci sarebbero e le competenze per risolverlo pure. La Regione Campania viene regolarmente multata dall'Unione Europea per la mancata depurazione. Inoltre i fondi europei per lo sviluppo potrebbero essere utilizzati per fare i lavori necessari. In pratica paghiamo per non fare i lavori, più di quanto ci costerebbe farli.

I rifiuti liquidi sono poi più pericolosi perché vanno dovunque, ma essendo meno visibili destano meno preoccupazioni. Proprio per questo la Grande Onda ha deciso di partire dalla denuncia apartitica dei cittadini per creare pressione sulle istituzioni per cambiare le cose.

L’osservatorio è nato due anni fa da un interrogativo che i cittadini della Penisola Sorrentina si ponevano. Erano molto preoccupati per le periodiche apparizioni di schiume e divieti di balneazione che negli anni si erano ripetuti in zone della Costiera Sorrentina. Tutto iniziò con uno sfogo su Facebook dei fondatori della Grande Onda, Laura Cuomo, e di Raffaele Attardi che decisero, insieme ad altri, di chiedere spiegazioni ai sindaci.

Il problema principale nella penisola erano, prima dell'inaugurazione del nuovo depuratore di Punta Gradelle. Ora rimangono da risolvere ancora alcuni problemi, come il fatto che il sistema fognario sia ancora vecchio e non riesca sempre a sostenere il carico di acque di paesi cresciuti enormemente negli ultimi anni. Rimane una questione critica anche il sistema delle fogne bianche (tombini per acque piovane) che viene mischiato a quello delle fogne nere (scarichi delle abitazioni) quando piove e la rete non regge il carico eccessivo d’acqua che quindi finisce tutta in mare, creando enormi macchie marroni e causando divieti di balneazione. Vi è poi il problema dei valloni, ambienti straordinari, che invece di essere sfruttati turisticamente vengono utilizzati come discariche a cielo aperto. Quando piove l’acqua trascina giù tutta la spazzatura in mare. Tutti dati provati dai ripetuti stop alla balneazioni imposti dall’Arpac in passato. Il più eclatante avvenne a Sorrento ad Agosto del 2015 a seguito di un’enorme macchia marrone creata dall'ingolfamento delle fogne a seguito di una pioggia torrenziale. Infine, esistono purtroppo molti allacci abusivi al sistema fognario.

All’inizio molte persone hanno guardato con sospetto alla Grande Onda. C’era un’omertà totale, non si voleva ammettere questi problemi perché si pensava che avrebbero danneggiato il turismo. Poi per fortuna la gente si è accorta che erano completamente apolitici e che volevano solamente collaborare con le persone e le istituzioni per risolvere un problema in seno alla comunità, prima che i turisti scappassero per l’inquinamento o eventuali nuovi divieti per la balneazione. Con il tempo si è quindi creata fiducia nell’Osservatorio. Oggi collaborano anche con gli stabilimenti, per esempio offrendo gratis portacenere per le sigarette o lanciando una campagna contro la plastica finanziata dai Lions Club.

In questi anni sono stati invitati a vari tavoli con la Regione, l’Ato, la Gori e con i vari Comuni per parlare della depurazione delle acque e degli altri problemi relativi al sistema fognario. Se in Penisola Sorrentina, finalmente attivo il nuovo depuratore, rimangono alcuni problemi legati al sistema fognario vetusto, poco o nulla è stato fatto nei paesi vesuviani. Servirebbe un progetto per rendere moderno l’intero sistema fognario della Regione, ma per ora vi sono solo piccoli interventi qua e là.

Ci sono Comuni che percepiscono il problema e altri che non fanno molto.

Un tuffo nelle acque nuovamente blu della Penisola Sorrentina sono il grande riconoscimento che si può dare a questo gruppo di cittadini che ha deciso di rompere un'omertà che durava da decenni.

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