Eddy De Falco, 43 anni, si era ucciso nello scorso febbraio dopo avere ricevuto una multa di duemila euro. Titolare di una pizzetteria, era stato sanzionato dopo che l'Ispettorato del lavoro aveva trovato la moglie che lavorava in nero nell'attività che l'uomo gestiva a Casalnuovo, in provincia di Napoli.
Ieri il suo locale ha riaperto, dopo otto mesi, grazie alla convinzione della moglie Lucia. "Lo Stato venga un po' incontro ai piccoli commercianti", ha detto la donna alla stampa, chiedendo alle istituzioni, "invece di aiutarle a chiudere" di dare una mano "a restare aperte", nonostante il difficile periodo economico.
"Un po' la crisi, un po' il desiderio di riportare l'attività in carreggiata con un investimento per la sua ristrutturazione, siamo andati giù", ha raccontato Lucia, parlando di un giorno importante ma anche di una "immensa tristezza" nel ricordare il marito.
Allora, il giorno dei funerali, il fratello del panettiere aveva commentato con amarezza quanto accaduto, chiedendo al paese di non abbandonare la famiglia De Falco. "La camorra - aveva detto con rabbia - gli avrebbe dato più tempo per pagare prima di mandargli in fumo il locale. Il mio Stato, quello cui pago le tasse, gli ha dato solo 24 ore".
Ad assistere alla riapertura del locale è arrivato anche il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio.
"La politica ha fallito", ha accusato il deputato Cinque Stelle, dicendo che "quando Eddy si è suicidato i politici avrebbero dovuto donare il proprio stipendio e invece non l'hanno fatto" e rimarcando come invece lui e diversi compagni di partito abbiano scelto questa strada.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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