Naufragio Concordia, Schettino: "La verità verrà a galla"

L'ex comandante della Concordia: "Molta gente mi manifesta stima, calore e affetto"

Naufragio Concordia, Schettino: "La verità verrà a galla"

"È stato un incidente, un maledetto incidente. Per tanto tempo non ci ho dormito e ancora oggi è una ferita difficile da rimarginare. Ma non possono addossare tutte le colpe a me". Francesco Schettino torna a ribadire la sua verità sul naufragio della Costa Concordia, in un colloquio pubblicato oggi dal quotidiano di Ischia Il Golfo.

"La verità verrà a galla. Sono molto fiducioso. Mi hanno condannato alcuni giornalisti che hanno inventato anche vicende assolutamente non successe. Ci sono testimonianze a mio favore che non vogliono ascoltare. Per non parlare di una telefonata "fantasma" che risulta dai tabulati e di cui è stranamente scomparsa la registrazione. Io so bene di cosa ho parlato in quella conversazione e chiedo che venga ritrovata. Inoltre, smaschererò alcuni finti eroi che hanno speculato sulla mia persona facendo vergognare anche alcuni corpi dello Stato che durante la notte dell’affondamento della Concordia non fecero bene il loro dovere". Le polemiche per la lezione all’università La Sapienza? "Il rettore si indigna per la presenza mia, che per ora non ho ancora nessuna condanna, mentre ha ospitato il leader libico Gheddafi, noto dittatore spietato e assassino. Che doppia morale". Schettino conferma la prossima pubblicazione di un "libro verità".

Quanto alla sua fama (sulla rete abbondano foto in cui ci si fa ritrarre in compagnia dell’ex comandante della Costa Concordia) dice: "Non vorrei essere diventato famoso per la vicenda della Concordia, però molta gente mi manifesta stima, calore e affetto. Perché non dovrei accontentarli?".

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