I gruppi Telegram utilizzati dal movimento no vax sono sempre più numerosi e trovarli non è certo difficile. Questa piattaforma di messaggistica viene preferita a Whatsapp per alcune caratteristiche che rendono più facile l'anonimato. Inoltre, Telegram consente di creare delle vere e proprie agorà virtuali senza la necessità di condividere il proprio numero di telefono, utilizzando dei nickname o dei nomi fittizi. Convinti di nascondersi dietro l'anonimato, che in realtà tale non è, in tanti si lasciano andare a commenti che sono vere e proprie minacce contro i politici, i medici, i giornalisti e contro tutti quelli che loro considerano "allineati" in quella che chiamano "dittatura sanitaria".
Negli ultimi mesi sono decine di migliaia le persone che si sono unite a questi gruppi virtuali, nei quali si organizzano i raduni reali nelle piazze italiane, nonché le azioni di rimostranza come quelle in programma nei prossimi giorni nelle stazioni italiane e contro le redazioni giornalistiche e televisive. Tra le tante minacce che si leggono nelle chat dei no vax ce ne sono alcune che, più di altre, colpiscono per la loro violenza e tra gli obiettivi dei no vax c'è Luigi Di Maio. Gli attacchi contro il titolare della Farnesina sono arrivati a seguito delle sue dichiarazioni alla vaccinazione, che "serve proprio a riconquistare la nostra libertà".
Queste le parole di Di Maio che hanno scatenato la furia. Non semplici critiche o insulti ma vere e proprie minacce di morte che sono piovute addosso al ministro da parte di parte degli utenti all'interno delle chat. "Un altro infame da giustiziare", "È necessario il piombo", "Ti vedremo presto anche a te con il cappio al collo", "Lo impalerei in pubblica piazza", si legge in alcuni dei messaggi di una violenza inaudita. "Nessuna tolleranza per i violenti. Solidarietà e vicinanza, umana e politica, al ministro Luigi Di Maio", ha dichiarato Matteo Salvini.
Ma nel mirino dei no vax su Telegram ci sono anche il leader della Lega e Giorgia Meloni. "Eccole le merde della finta opposizione", si legge in un commento. E ancora: "Salvini merda collaborazionista, ci ricorderemo di te". Ma c'è anche chi prospetta dei veri e propri "attentati dislocati nei luoghi di potere, in simultanea".
Vere e proprie minacce a cui fanno seguito quelle rivolte ai giornalisti, che secondo i no vax sarebbero prede più facili perché sfornite di scorta: "Bisogna andare sotto casa di ognuno di loro, seguirli, tenerli col fiato sotto il collo, a loro e ai loro familiari, accompagnandoli con parole gentili". Oppure: "Tutti i politici, i giornali, i virus star...
Intimidazioni a go go. Si parte piano, case sfasciate, auto distrutte, pedinamenti. Poi le auto prenderanno fuoco, poi le uova diventeranno sassi e le loro case rimarranno senza vetri".Rendiamoci conto a cosa siamo arrivati...
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