Negoziante ucciso a Viterbo, resta in carcere lo statunitense fermato

Il giudice ha convalidato e disposto la misura cautelare: il 22enne aveva ucciso un commerciante con uno sgabello

Negoziante ucciso a Viterbo, resta in carcere lo statunitense fermato

Resta in cella Michael Aaron Pang, lo statunitense fermato a Viterbo e ritenuto colpevole di aver ucciso il negoziante Norveo Fedeli: il 22enne è stato incastrato dalle videocamere di sorveglianza del negozio. Il giudice Savina Poli ha convalidato il fermo per rapina e omicidio e disposto il carcere nei confronti del ragazzo, che ora è detenuto nel penitenziario Mammagialla.

La confessione

Nella giornata di ieri, durante l'udienza di convalida, è arrivara la confessione da parte di Pang: "L'ho ucciso e chiedo scusa a tutta la città di Viterbo e alla famiglia, per questa vita strappata". L'episodio si è verificato lo scorso 3 maggio verso ora di pranzo e ha visto perdere la vita lo storico negoziante di via San Luca: stando alla versione delle prime indiscrezioni, lo statunitense di origini coreane avrebbe provato a pagare degli abiti - dal valore di 600 euro circa - con una carta di credito senza liquidità; l'ennesimo rifiuto avrebbe perciò provocato la colluttazione finita poi in tragedia.

Graffi e tagli, un'aggressione messa in atto con l'ausilio di uno sgabello di metallo: il corpo di Fedeli è stato ritrovato in una pozza di sangue. "È stato un raptus, ho perso la testa", ha dichiarato ieri Pang. I paranti della vittima si sono dichiarati pronti a costituirsi parte civile.

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