“Nera di merda. Quelle come te bisogna insultarle, forse così capiscono.” Sono gli insulti choc fatti da un’autista di ASF Autolinee ad una donna africana. Sale sul bus, come ogni giorno, insieme ai suoi tre bambini e viene aggredita verbalmente dall’autista. Il motivo? Il colore della pelle. A raccontare quanto accaduto una ragazza minorenne che, incredula, ha assistito alla scena.
“Io prendo sempre lo stesso pullman tutto l’anno, da scuola a casa e viceversa - ha raccontato la ragazzina a fanpage - (che preferisce rimanere nell’anonimato). Quel giorno è salita una donna con tre bambini, uno di sei anni, uno di tre e uno piccolo che avrà avuto al massimo cinque mesi. Aveva il biglietto in regola, nessuna discussione, comportamento impeccabile, una normale passeggera con i suoi figli. Ma l’autista già all’inizio sembrava provare astio nei confronti della donna. Poi lei si è seduta nel posto dietro di lui, che ha cominciato a dire frasi del tipo… “Ma che odore, che puzza c’è? Questi bambini non si lavano, non lava i suoi bambini…”.
La donna africana ha ignorato le parole d’odio dell’uomo ma, nonostante tutto, l’autista di linea ha continuato ad offendere. “Ha continuato dicendo che le donne così devono solo essere picchiate, che bisogna mostrare violenza nei confronti delle persone di colore, erano quindi tutti insulti razzisti.” racconta la testimone che, sconcertata dalla rabbia ingiustificata dell’uomo e dal silenzio degli altri passeggeri, ha deciso di riprendere tutta la scena con il suo cellulare.
“Quelle come te bisogna insultarle”, esclama ancora l’autista. A quel punto la donna vedendo i bambini preoccupati e impauriti decide di rispondere all’uomo: “Io penso che è troppo” afferma, e poi perde la calma e inizia a gridare: “Perché mi insulti? Perché mi insulti? Tu credi che io non capisco l’italiano”. “Nessuno ha aiutato questa donna. – aggiunge la ragazzina - C’era un uomo sulla sessantina che non mostrava pena, niente. Un’altra signora, seduta vicino all’autista, ha provato a dire alla donna di calmarsi, senza però far capire che la colpa era dell’autista. Era un conforto, ma neanche tanto”.
L’autista sarebbe solito comportarsi così. Non sarebbe infatti la prima volta che perde la testa e insulta. La ragazza ha raccontato che lei stessa in passato è stata offesa. Altre volte sarebbe successo addirittura che il conducente decidesse di non fermarsi alla fermata del bus per far salire i passeggeri. Secondo altre testimonianze l’autista del bus avrebbe avuto atteggiamenti discriminanti anche nei confronti dei disabili utilizzando parole di disprezzo anche nei loro confronti. Tutto sotto gli occhi dei passeggeri inermi.
L'azienda Asf si è scusata "per il linguaggio e i toni del tutto inaccettabili utilizzati" e annuncia un'indagine interna per ricostruire l’accaduto.
"Quanto successo non è giustificabile in nessun modo né per la nostra azienda né per tutti i nostri autisti e dipendenti che ogni giorno si impegnano per offrire un servizio all’altezza della città di Como e Provincia", dicono da Asf.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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