Se esiste la luce in fondo al tunnel, nella galleria del terrorismo che ieri ha oscurato il cielo di Nizza, quel faro di speranza ha un nome e un cognome. Quelli della bimba che è nata propio mentre Mohamed Lahouaiej Bouhlel, tunisino di 31 anni, toglieva la vita a 84 persone con il suo camion.
Il parto sulla spiaggia di Nizza
Quella bimba ha aperto gli occhi mentre tanti altri bambini li chiudevano. Mentre neonati iniziavano la loro drammatica lotta contro la vita e la morte in ospedale. E se è lecito pensare che è ogni fatto d'odio possa conservare anche un briciolo di amore, ecco allora che questa bambina ce l'ha dimostrato.
Sua mamma, infatti, per la paura ha cominciato a sentire le contrazioni del parto. Era al 9 mese. Insieme al marito si stava nascondendo in un ristorante che affaccia sul mare all'inizio della Promenade des Anglais. Dalla spiaggia, la donna è stata portata dai camerieri in cucina, dove è stata sostenuta nel parto. Tra le tante persone che si erano riparate nel ristorante, era presente anche un medico.
Che ha aiutato la donna fino all'arrivo dei soccorsi."Nonostante tutto ci siamo commossi tanto", ha detto il proprietario del ristorante. Giusto. Ma ora è tempo che quando quella bimba crescerà il cancro del terrorismo sia estirpato.
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