No border bivaccano al cimitero: musica alta davanti ai loculi

Decine di ma nifestanti sono entrati nel camposanto: chi per trovare un po' di refrigerio, chi per rinfrescarsi alle fontane, mangiare, sedersi e via dicendo. Di fronte la musica a volume alto del furgone di manifestanti che si preparava al corteo

No border bivaccano al cimitero: musica alta davanti ai loculi

"Ma tutti i defunti, che riposano al cimitero di Ventimiglia saranno 'fascisti' per essersi meritati un trattamento del genere?". E poi: "Si battono per salvare la vita dei rifugiati e non rispettano i morti in casa loro".

Questi soltanto alcuni degli interrogativi che decine di ventimigliesi si sono posti, ieri (e a mente fredda pure oggi), in seguito al bivacco che i no border hanno improvvisato all'ingresso del cimitero di Ventimiglia, in provincia di Imperia, in attesa della partenza del gigantesco corteo (oltre quattromila persone) che nel pomeriggio, ha percorso le strade del centro cittadino rivendicando la libera circolazione degli stranieri in Europa.

Persone che, in occasione dei festeggiamenti per la presa della Bastiglia, hanno lanciato anatemi contro i governi italiano e francese, accusandoli di essere all'origine di un genocidio; ma che poi, di fronte a un cimitero - dove era previsto il concentramento del corteo - non provano alcun rispetto, sparando musica a tutto volume e, come se ciò già non bastasse, occupando l'ingresso, con tanto di bandiere al seguito e rinfrescandosi alle fontane, solitamente utilizzate per riempire gli innaffiatoi e bivaccando tra i loculi.

Ma l'aspetto più curioso è che nessuno ha battuto ciglio, malgrado la presenza di un feretro dentro una stanza. Il fuori programma è proseguito fino al "fischio di inizio" del corteo.

"Alcuni partecipanti alla manifestazione di ieri sono entrati nel cimitero di Ventimiglia, luogo di raccoglimento e cordoglio di coloro che hanno perso i propri cari - dichiara il consigliere comunale di opposizione Silvia Malivindi (M5S) -.

C'è un confine che non va mai superato, per nessuna causa, meritevole o meno, e non è un confine di stato: è il confine che sancisce il rispetto degli esseri umani, vivi o morti, in mare come a Ventimiglia". Polemiche anche sui social, con molti cittadini che adesso vogliamo dai no border le scuse alla città, per un comportamento che travalica la semplice maleducazione.

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