"No a Saviano a Sanremo", green pass infinito e Putin: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: le dimissioni di Dal Pino, Beppe Provenzano e i due anni di stato di emergenza

"No a Saviano a Sanremo", green pass infinito e Putin: quindi, oggi...

- sono due anni che viviamo in stato di emergenza. Nessuno nega che il Covid non esista, o che non sia un discorso serio. Ma possibile che in 670 giorni non siamo riusciti a instaurare un impianto normativo in grado di difenderci dal virus senza ricorrere alla legislazione particolare? Perché dopo due anni somiglia più a un’eccezione, che ad un’emergenza. E non è mai bello

- le dimissioni di Paolo Dal Pino, leggendo i retroscena, nascono anche dalla pugnalata alle spalle che sarebbe arrivata all’ultima assemblea. Le società, nel segreto dell’urna, avevano appoggiato la candidata il consigliere voluto da Lotito e non quello del presidente. Dunque una cosa è chiara: se le trattative per il Quirinale le avesse gestite Lotito al posto di Salvini, al Colle il centrodestra poteva mandare pure Alessandra Mussolini

- è il giorno delle prime polemiche su Sanremo. Sorvoliamo la questione cannabis, che appare un fuoco fatuo. Più interessante invece la questione Saviano. Lo scrittore infatti è stato invitato a ricordare le stragi mafiose del 1992, le bombe di Capaci e tutto il resto. Mafia, insomma. In teoria un suo argomento, ma non tutti sono d’accordo. Passino i parlamentari leghisti o di Fdi: a colpire sono le parole di Antonio Vullo, l’unico agente della scorta sopravvissuto alle bombe di via D’Amelio. “Ricordare le stragi le stragi del ’92 è sempre importante - ha detto - ma perché dare voce a Roberto Saviano? Io avrei preferito che a parlarne fosse il Nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella”. Colpito e affondato

- il green pass verrà reso illimitato per chi ha fatto la terza dose. Domanda: vuol dire che chi lo possiede non dovrà più rinnovarlo, o anche che bisognerà mostrarlo all'infinito?

- dialogo tra Putin e Draghi. Ottimo il fatto che la Russia non intende chiuderci il gas, nonostante quello che sta succedendo in Ucraina. Però c’è un simpatico siparietto che difficilmente vi racconteranno. Il presidente russo infatti durante il colloquio telefonico ha chiesto a SuperMario di “trasmettere le congratulazioni e gli auguri a Mattarella” dopo la rielezione. Considerando che Draghi al Quirinale ci teneva eccome, mi immagino la risposta di Mario allo Zar: “Che fai, sfotti?”

- se la vignetta di Ellekappa, sui ministri stile schiavi

neri nelle piantagioni di cotone, l’avesse disegnata un vignettista di destra, l’avrebbero già crocifisso

- Beppe Provenzano spiega che “dalla pandemia si esce a sinistra”. Sì, e il bagno è in fondo a destra

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