A volte per consolare gli altri basta parlare della propria esperienza personale. Altre, invece, è il dramma di chi ci circonda a spingerci a rendere pubblico il proprio. Come se questo servisse ad alleggerire il carico. Vittorio Feltri ha provato a farlo scrivendo su Libero una lettera pubblica a Fedez dove, oltre a motivare il rapper a combattere la sua battaglia, ha parlato della sua guerra personale contro un cancro scoperto poche settimane fa.
"Io ho molte opinioni ma non ne condivido neanche una, quindi non posso concordare con le tue. Ciò non mi impedisce di avere simpatia per te, per cui sento di confidarmi su un tema che ci accomuna. Quello della salute perduta", ha scritto Vittorio Feltri nella lettera a Fedez pubblicata sulla prima pagina di Libero. Un editoriale personale nel quale ha svelato, solo nelle righe finali, di avere il cancro: un nodulo al petto.
Il fondatore di Libero, 78 anni, ha confessato di essersi sottoposto negli anni a controlli regolari per monitorare il suo stato di salute. I responsi sempre perfetti, almeno fino a poche settimane fa. "L'ultima verifica con la tac, metodo di contrasto dalla testa ai piedi, mi ha riservato una sorpresa spiacevole. Referto: nodulo al petto, parte sinistra (la sinistra mi è sempre stata sulle palle)", ha ironizzato Vittorio Feltri, raccontando di essersi sottoposto a un prelievo per approfondire la natura del nodulo: "Svolto l'accertamento con un ago, il medico, Paola Martinoni, emette la sentenza: cancro, bisogna intervenire col bisturi".
Era il primo marzo quando Feltri ha varcato le porte dell'ospedale per sottoporsi a un delicato intervento chirurgico per asportare il nodulo. La paura il fondatore di Libero l'ha lasciata fuori dalla porta. Un'emozione che non gli appartiene, ha scherzato nell'editoriale: "Uscito dalla clinica mi sono recato al giornale e ho lavorato come sempre senza confidare niente a nessuno. Non ne ho sentito il bisogno". Dopo l'annuncio di Fedez, invece, il bisogno di parlare apertamente della malattia è arrivato: "Ora dico chiaramente a te e a tutti che ho il cancro, perché mai dovrei dichiararlo a bassa voce, in fin dei conti la mia non è una malattia venerea".
Con la solita dissacrante ironia che lo contraddistingue, Vittorio Feltri ha spronato Fedez: "Non farti intimidire dal morbo col quale hai iniziato una battaglia che potrai vincere con l'aiuto di Sanculo. Non deprimerti, i malanni fanno parte della natura che è nostra nemica, dobbiamo batterla con la volontà, una risorsa personale che non abbisogna della pietà di chi ci guarda con commiserazione per prevalere sulla sventura".
La consolazione Vittorio Feltri la lascia a qualcun altro. Il direttore di Libero ha scelto la via del sarcasmo per invitare il rapper, e forse anche se stesso, ad andare avanti: "Io del mio tumore me ne sbatto i coglioni. Brutta frase, ma vera.
Finché starò al mondo litigherò con chiunque, perfino col cancro. Dammi retta, non piangere, fai a pugni con la sfiga, avrai ragione tu". Un modo come un altro per proseguire la battaglia con la vita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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