Offeso perché di colore e minacciato per ottenere denaro

Il 34enne rumeno senza fissa dimora era già noto alle Forze dell'Ordine per precedenti di varia natura

Offeso perché di colore e minacciato per ottenere denaro

Una serie di denunce e di segnalazioni hanno fatto scattare l'arresto, nella notte tra il 15 e il 16 novembre, per Costel Bambu, un cittadino rumeno di 34 anni senza fissa dimora. L'uomo, già noto alle Forze dell'Ordine per precedenti di varia natura, dopo aver offeso perché di colore un senegalese, sarebbe arrivato a colpirlo con più fendenti di un coltello nel tentativo di farsi consegnare un'ingente somma di denaro. Si sono dunque nuovamente aperte le porte del carcere per Bambu e questa volta le accuse che gravano su di lui sono pesanti: tentata estorsione aggravata dall'uso di armi, lesioni con finalità di discriminazione e odio etnico e razziale. Ad arrestarlo gli agenti delle volanti della Questura di Lecce che hanno dato esecuzione a una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari. Non era la prima volta che il senegalese (anch'egli senza fissa dimora) veniva brutalmente offeso per il colore della sua pelle.

Spesso le ingiurie si accompagnavano a minacce di morte, finalizzate ad estorcergli denaro. In particolare uno degli episodi più incresciosi risale allo scorso 14 novembre. Nei pressi della stazione ferroviaria leccese il 34enne, dopo aver insultato ripetutamente la vittima, avrebbe cercato di derubarla di 630 euro. Per la realizzazione del suo intento non aveva esitato a colpire più volte il senegalese con un coltello. Fortunatamente si era evitato il peggio grazie al tempestivo intervento degli agenti delle volanti. Tuttavia nei giorni seguenti poco o nulla sarebbe cambiato. L'aggressore, sempre alla costante ricerca di denaro da sottrarre, avrebbe continuato ad offendere e a perseguitare il malcapitato. Una volta rintracciato il rumeno è stato condotto presso la casa circondariale di Lecce dove ora è in attesa di giudizio.

In passato per Bambu erano già scattate le manette. Nel 2017 durante un normale controllo (l'uomo venne fermato in tarda serata mentre transitava lungo viale Gallipoli) i poliziotti leccesi scoprirono che su di lui pendeva un mandato di arresto europeo emesso dall'autorità rumena per un furto commesso nel suo Paese di origine nel maggio del 2015. Nel 2014 l'allora 29enne si scagliò con il fratello contro i Carabinieri. L'episodio si verificò a Calimera. In seguito ad una richiesta di intervento, i militari giunsero nell'abitazione dei due e li trovarono entrambi con vistose ferite sanguinanti. In particolare Bambu teneva in mano un pezzo di portacenere in porcellana e cercava di frantumarlo a pugni.

Florim Cezar, invece, brandiva un coltello a scatto di 22 centimetri. I fratelli, resisi altre volte protagonisti di atti autolesionistici, assalirono con violenza sia il personale medico, sia gli uomini dell'Arma che li avevano invitati a disfarsi degli oggetti.

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