"Vuole tornare qui, come prima..." L'sms che ha innescato l'orrore

L’arbitro Daniele De Santis e la fidanzata Eleonora avrebbero avuto dei problemi con il loro inquilino e ciò sarebbe confermato dalla testimonianza di un’amica della ragazza

"Vuole tornare qui, come prima..." L'sms che ha innescato l'orrore

Il mistero è racchiuso tutto in un mese: dal 30 ottobre al 30 novembre 2019 deve essere accaduto qualcosa nell’appartamento in cui alloggiava Antonio De Marco, l’assassino della coppia di fidanzati di Lecce, un episodio che ha permesso agli inquirenti di scoprire alcuni messaggi sui telefonini, in cui le vittime dileggiavano il loro futuro killer. “Vuole tornare da noi, sarà tutto come prima”, c’è scritto negli sms, e giù risate. Chi indaga collega questo atteggiamento con la permanenza di De Marco nella casa della coppia, ipotizzando uno screzio. L’arbitro Daniele De Santis e la fidanzata Eleonora avrebbero avuto dei problemi con il loro inquilino e ciò sarebbe confermato sia dalla testimonianza di un’amica della ragazza, che ha evidenziato lo stato di inquietudine di Eleonora durante il periodo di permanenza nell’appartamento di De Marco, sia un post pubblicato sul suo profilo Facebook proprio dall’assassino, che ha condiviso un articolo di Universo Psicologia dal titolo: “Desiderio di vendetta”, arricchito dal commento: “Un piatto da servire freddo... è vero che la vendetta non risolve il problema, ma per pochi istanti ti senti soddisfatto”.

È l’avvisaglia della vendetta di Antonio De Marco nei confronti di Daniele ed Eleonora? Gli inquirenti indagano. Tre giorni dopo quel post il killer aveva chiesto di utilizzare di nuovo la stanza dell’appartamento della coppia, anche se gli viene comunicato che quella casa doveva essere liberata perché i due fidanzati ci sarebbero andati a vivere. I primi contatti tra De Marco e De Santis si erano avuti nell’ottobre del 2019, quando Antonio, studente di Scienze infermieristiche, chiede di prendere in affitto quella stanza in via Montello a Lecce, dato che è vicina alla fermata degli autobus e, quindi ideale, per andare all’università. L’affare si conclude e De Marco rimane un mese in appartamento, va via il 30 novembre. A luglio di quest’anno l’infermiere si rifà vivo con Daniele, dato che la camera gli serve nuovamente per il tirocinio universitario. Ed è a quel punto che c’è lo scambio di messaggini tra la coppia, con l’arbitro e la fidanzata che ironizzano sull’inquilino. Su questo particolare si sarebbero fiondati gli inquirenti, come scrive anche Il Messaggero, per comprendere le vere ragioni di un delitto avvolto nel mistero.

Del killer si sa poco.

La sua città d’origine è Casarano, ma lì pochi lo ricordano, qualcuno prova a dire che era un ragazzo tranquillo. Resta il fatto che dopo l’omicidio Antonio De Marco ha provato a cancellare tutte le tracce sul suo telefonino, ma ciò non gli è servito a sfuggire alle indagini delle forze dell’ordine.

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