Dopo le ricostruzioni, le ipotesi e la deposizione di Manuel Foffo, è Prato a dover parlare. Prima scarica la colpa sull'amico, poi racconta ciò che è succeso nell'appartamento dell'amico.
La scena del crimine si tinge di nuovo, di nuovi colori, seppur sempre cupi. Quella casa è stata testimone della violenza di due ragazzi strafatti e sballati da alcol e droghe da sgozzare e uccidere un ragazzo, Luca Varani, solo per vedere che effetto faceva. Ma dietro all'omicidio e alla ferocia con cui hanno ucciso Luca, pare consolidarsi una vendetta. La vittima non ha accettato un rapporto a 3 sotto il pagamento di 120 euro. Ne voleva di più. Così i due hanno colpito, uccidendolo.
Ma quella casa non ha visto solo i 3 ragazzi, protagonisti dell'insaguinata vicenda. Ci sono stati altri uomini a camminare su quel pavimento. Sicuramente presenti poco prima che Luca arrivasse. Infatti i due killer nelle 48 ore di sballo sono stati raggiunti da degli amici. Uno è Alex Tiburtina, l'altro un certo Giacomo. Ma non solo. Dalla confessione di Prato emerge anche un terzo ospite, per ora rimasto fuori dai giochi. "È venuto un altro, oltre allo spacciatore, un dipendente del ristorante di Manuel". Anche con loro, alcol, droga e sesso. "Abbiamo preso cocaina e fatto sesso anche con loro".
Tutte figure che saranno verificate dagli inquirenti.
E con i controlli si cerca di capirbe se qualcuno ha aiutato Prato e Foffo a cercare una soluzione per sbarazzarsi del cadavere di Luca. Per capire se ci sono stati altri attori nella vicenda i carabinieri stanno effettuando dei riscontri sulla cella telefonica che copre la zona dell'appartamento di Manuel al Collatino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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