Covid, la "profezia" di Bassetti: nuova fase, cosa comincia adesso

I dati su Omicron sono rassicuranti e per Matteo Bassetti ora dovrà iniziare una nuova fase della gestione dell'epidemia

L'infettivologo Matteo Bassetti
L'infettivologo Matteo Bassetti

I record di contagi registrato nelle ultime ore, con un incremento di oltre 44mila contagi in 24 ore è probabilmente dovuto alla variante Omicron, che è risultata essere molto più contagiosa rispetto alla Delta. Ancora non è prevalente ma "è probabile che nel giro di due o tre settimane avremo il 100% di Omicron", ha dichiarato Matteo Bassetti, infettivologo al San Martino di Genova, intervenuto a Metropolis, il podcast di Repubblica condotto da Gerardo Greco.

Ma questo, ha sottolineato Bassetti, "non vuol dire avere qualcosa di peggiore, bensì di migliore. Significa entrare in quella fase di convivenza che non può essere fatta di restrizioni ma di consapevolezza degli strumenti con cui difenderci". L'arrivo della variante Omicron, quindi, non dovrebbe creare allarmismi. "Dobbiamo uscire dalla gestione emergenziale della adinamia per una gestione quotidiana dell'endemia. Questo è quello che ci dirà il 2022 e che ci porterà Omicron", ha aggiunto Matteo Bassetti, che ha messo in evidenza il buon risultato ottenuto dai vaccini finora contro il coronavirus.

"La terza dose è la via giusta, anche due danno protezione. La Omicron molto probabilmente contagerà molte persone, i non vaccinati dovranno fare tanta attenzione, però sembra essere meno aggressiva. Ci porterà verso la vera e propria convivenza con il virus", sottolinea ancora Matteo Bassetti. E sul discorso tamponi, Matteo Bassetti va controcorrente e non consiglia i tamponi rapidi o, meglio, non garantisce quel senso di sicurezza che molti sperano di ricevere con un risultato negativo: "Il tampone rapido per sentirmi sicuro di abbracciare il nonno a Natale lo eviterei, i rapidi hanno una quantità di falsi negativi importanti. Dobbiamo affacciarci al 2022 credendo di uscire dalla pandemia, il modo è ridurre significativamente i tamponi".

Matteo Bassetti ha specificato: "Non possiamo pensare che quando c'è un individuo positivo mettiamo in isolamento 20 persone. In caso di tanta gente contagiata rischieremmo di avere, tra quarantene e isolamento, un Paese immobilizzato". E sulla nuova stretta, l'infettivologo all'Adnkronos ribadisce: "sono misure di buon senso, non c'è una stretta sul Natale. La mascherina Ffp2 è una scelta giusta al chiuso, la riduzione Green pass da 9 a 6 mesi è corretta perché permettiamo a chi non si è vaccinato con terza dose di poterlo fare e anche ridurre i tempi per la dose booster del vaccino è corretta".

Matteo Bassetti cerca di rassicurare sul futuro e sui dati ora a disposizione: "Sono buoni, speriamo anche che la riduzione dei casi che si sta vedendo in Sud Africa sia il segnale che stanno raggiungendo il picco di questa quarta ondata. Magari con la fine dell'inverno e l'inizio della primavera anche noi potremmo tirare il fiato"

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