Oristano, bimbo di 10 anni non vaccinato ​prende il tetano dopo la caduta

Cade dalla bici e si ferisce alla fronte. I genitori rifiutano l'antitetanica. E il bimbo si prende il tetano: ora è ricoverato in ospedale

Oristano, bimbo di 10 anni non vaccinato ​prende il tetano dopo la caduta

Una brutta caduta, una banale ferita. Poi, a distanza di qualche giorno, i primi sintomi di un male più grave. Quindi, la corsa in ospedale e la diagnosi: tetano. Perché quel bambino di 10 anni, ora ricoverato nell'Unità Operativa di Pediatria dell'ospedale "San Martino" di Oristano, non era stato vaccinato dai genitori. Il ragazzino, che si trova nel nosocomio da sabato scorso, non è in pericolo di vita. Le sue condizioni sono in progressivo miglioramento, anche se permangono alcuni sintomi tipici della patologia, come le contrazioni muscolari e la paralisi dei nervi cranici.

Torna una malattia che sembrava debellata. Perché il caso di Oristano è il primo dopo trent'anni. All'origine dell'infezione una banale caduta dalla bicicletta. Il bambino si è tagliato sulla fronte. Quando sono arrivati in un ospedale della penisola, ai genitori del ragazzini era stata proposta dagli operatori sanitari la terapia con immunoglobulina antitetanica. Una terapia che, come da prassi, viene fatta in via cautelativa. I genitori si sono però rifiutati permettendo al tetano, che ha un'incubazione che va da 3 a 21 giorni, di svilupparsi. Quando il bimbo è arrivato all'ospedale San Martino, la malattia era già in stadio conclamato. Ad allertare i medici sono stati alcuni sintomi, come la paralisi facciale, che non rispondevano alle terapie cortisoniche inizialmente proposte.

"È un caso di assoluta rarità - ha spiegato il direttore dell'Unità Operativa di Pediatria Giovanni Zanda - il tetano è una malattia, peraltro non contagiosa, che si può considerare sostanzialmente scomparsa in Italia fra i bambini grazie alla vaccinazione antitetanica. Come ci hanno confermato dall'Istituto Superiore di Sanità e dall'ospedale Gaslini di Genova, specializzato nella cura dei pazienti pediatrici, non si registrano più casi di tetano fra i piccoli ormai da trent'anni". "La vicenda - prosegue il primario della Pediatria - ripropone il tema della scelta da parte di alcuni genitori di non vaccinare i propri figli, esponendoli a rischi apparentemente banali, che potrebbero avere conseguenze molto pesanti e persino letali sulla salute dei propri figli".

"Devo dire - aggiunge dottor Zanda - che la Sardegna e la provincia di Oristano registrano, in questo senso, delle buone coperture vaccinali: il nostro reparto, negli ultimi tempi, ha preso in carico un solo caso di morbillo. Il caso di tetano rappresenta un'eccezione che, certamente, sarebbe stata evitabile se il piccolo fosse stato vaccinato".

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