Voleva più metadone di quello che gli spettava, per questo ha minacciato un medico del Serd della Ussl 6 di Padova ed è stato tratto in arresto.
Non si tratta certamente di una novità per Khemais Ben Nefla, clandestino senza fissa dimora e pluripregiudicato per reati connessi allo spaccio di droga. Il 49enne tunisino è un assiduo frequentatore delle vie del centro città, della stazione ferroviaria e dei giardini dell'Arena, luoghi prediletti dove effettuare lo smercio delle sostanze stupefacenti. Finito in manette in più di un'occasione, il magrebino era stato tratto in arresto l'ultima volta durante lo scorso 7 marzo, grazie agli uomini del Norm di Padova. Colto in flagranza di reato mentre cedeva dosi di eroina nelle vicinanza della Cappella degli Scrovegni, il tunisino era finito dietro le sbarre.
A distanza di soli sei mesi un nuovo fermo. Durante il pomeriggio dello scorso mercoledì, infatti, Ben Nefla si è presentato nei locali del Serd, in via dei Colli, per ricevere del metadone da assumere. Per nulla soddisfatto della quantità di oppioide sintetico consegnatagli dal medico responsabile, il tunisino ha iniziato a dare in escandescenze, divenendo via via sempre più minaccioso ed aggressivo.
Violente le minacce al personale per ottenere un dosaggio superiore, cosa che ha costretto a sospendere tutte le attività per evitare rischi inutili, in attesa dell'arrivo dei militari del nucleo operativo radiomobile, che lo
hanno arrestato.Le intemperanze dello straniero sono proseguite anche in caserma, dove il 49enne ha cercato di aggredire gli uomini dell'Arma, ricevendo anche l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
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