Khalifa Dieng è il giovane senegalese di 19 anni aggredito nei giorni scorsi a Partinico, un Comune in provincia di Palermo, oggi in Procura di Palermo per essere ascoltato dagli inquirenti su quanto accaduto. Per l'aggressione, ritenuta a sfondo razziale, i carabinieri hanno segnalato un uomo di 34 anni di Partinico, un operaio al momento disoccupato. L'aggressore è stato denunciato a piede libero per lesioni aggravate dall'odio razziale.
L'uomo si è difeso negando di avere aggredito Khalifa, ma ha ammesso di aver bevuto diverse birre. Sarebbero stati almeno tre gli aggressori che hanno ferito il giovane richiedente asilo al volto e all'orecchio.
"Vattene sporco negro" sarebbero le parole gridate al giovane cameriere straniero mentre veniva picchiato. Il giovane senegalese vive in una comunità e serviva ai tavoli di un bar quando sarebbe stato insultato e poi pestato dal gruppo. I tre sarebbero tutti abitanti del posto. Dieng è arrivato in Italia nel giugno del 2016 quando era ancora minorenne, con uno dei tanti barconi della speranza, ma ha subito trovato posto nella comunità "Sympatheia" di Partinico. Ha imparato l'italiano, ha una borsa di lavoro in un cantiere navale di Palermo, sta prendendo la patente e si è inserito bene. Una vita serena, almeno fino a due giorni fa, quando il 34enne e i suoi complici sono andati verso di lui gridandogli frasi a sfondo razzista, poi lo hanno riempito di calci e pugni. Le lesioni sono ritenute guaribili in sette giorni.
Quando è uscito dall'ospedale, Khalifa è andato dai carabinieri e ha denunciato l'accaduto. Ha raccontato di non aver reagito "perchè gli educatori della comunità mi hanno insegnato che non si alzano le mani".
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