Quattro sub romani, tre uomini e una donna, hanno perso la vita nella Grotta del Sangue a Capo Palinuro. Le vittime sono Andrea Petroni, Douglas Rizzo, Panaiois Telios e Susy Cavaccini.
Fin da principio le speranze di recuparli in vita erano state minime. La Capitaneria, già nel primo pomeriggio, non aveva lasciato margine ad alcuna speranza. "Non ci sono più speranze di ritrovarli in vita - ha dichiarato al Mattino il capitano di vascello Andrea Agostinelli, comandante della Capitaneria di Porto di Palinuro -. Un quinto sub ci ha comunicato di aver visto i corpi senza vita dei quattro".
A dare l'allarme alla Capitaneria gli altri componenti della "squadra" impegnata nell'immersione, sei sub che sono stati localizzati e tratti in salvo. Ultimo ad essere salvato Roberto Navarra, capo spedizione dello staff del diving center "Pesciolinosub", portato in ospedale in stato di choc.
La prima vittima della tragedia è Andrea Petroni, romano di 41 anni. Ad attendere l'arrivo del corpo il padre e la madre, giunti sul posto non appena hanno saputo che tra i quattro dispersi c’era anche il figlio. Sulla banchina del porto di Palinuro, oltre a tanti turisti e gente del posto, il sindaco di Centola-Palinuro, Carmelo Stanziola, che da ore segue gli sviluppi delle ricerche. Il secondo corpo recuperato è quello di Douglas Rizzo, romano acnhe lui quarantunenne, nato a Londra. Rizzo era il capo cordata del gruppo dei quattro escursionisti.
Nel tardo pomeriggio la Guardia Costiera ha recuperato le ultime due vittime: il ventunenne Panaiois Telios, nato in Grecia residente a Reggio Calabria e Susy Cavaccini, 36 anni, nata e residente a Roma.
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