"Papà fa come il fidanzato". Violenze sulla figlia 13enne, genitore in arresto

L'uomo è stato fermato a Catania con l'accusa di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. L'inchiesta era partita dopo le rivelazioni choc che la figlia 13enne aveva fatto a scuola

"Papà fa come il fidanzato". Violenze sulla figlia 13enne, genitore in arresto

"Professoressa, mio padre fa come il fidanzato". Quella confidenza choc, sussurrata all'insegnante da una ragazzina di soli 13 anni, aveva fatto scattare una prima segnalazione ai carabinieri. L'adolescente, temendo di essere rimasta incinta, aveva rivelato alla docente di quelle morbose attenzioni intime che avrebbe subito dal padre: le presunte molestie avvenute tra le mura di casa pare proseguissero da quasi un anno. A seguito delle indagini, i militari di Catania hanno quindi fatto scattare le manette ai polsi di un genitore 36enne, accusato di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.

Le violenze in famiglia

L'uomo, padre di altri quattro figli già segnalato per dipendenze da droga e alcol, avrebbe infatti usato violenza non solo nei confronti della 13enne ma anche contro la compagna. Quest'ultima - stando alle accuse - sarebbe stata costretta a rapporti sessuali anche sotto la minaccia di coltelli affilati. La vittima minorenne, riferisce La Sicilia, ha confermato le sue accuse anche davanti al pm. Anche la madre avrebbe raccontato ai giudici di soprusi subiti dal marito in presenza di figli. Il gip di Catania, accogliendo le richiesta della procura, ha quindi disposto l'arresto dell'accusato.

La freddezza del "genitore carnefice"

"Gli accertamenti dei carabinieri sono stati inoltre fondamentali per dimostrare ulteriormente la freddezza e la mancanza di qualsivoglia inibizione da parte del 'genitore carnefice'...", si legge in una nota della procura di Catania. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, il 36enne avrebbe sempre tentato di ostacolare le vittime, che cercavano di far emergere la drammatica situazione famigliare. Avrebbe fatto credere ai parenti che le confessioni della figlia e della convivente fossero semplicemente il frutto della loro immaginazione e talvolta addirittura di "un sogno". Le testimonianze delle presunte vittime hanno però consentito di strutturare un impianto accusatorio dettagliato, del quale il soggetto dovrà ora rispondere.

La difesa dell'accusato

Il 36enne, tuttavia, continua a respingere le accuse e a dichiararsi del tutto innocente. "Leggendo l'ordinanza di custodia cautelare, ho colto numerose contraddizioni nei racconti delle persone offese.

In questi casi il silenzio è d’obbligo per un difensore perché ci sono persone offese e un uomo è in carcere", ha dichiarato il legale del genitore. Subito dopo la denuncia, la madre e tutti i quattro figli minorenni erano stati trasferiti in una casa protetta, al fine di interrompere le presunte violenze.

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