Il papa Francesco in preghiera: "Siate misericordiosi verso le anime"

Il papa in preghiera alla basilica di Santa Maria Maggiore. Il penitenziere: "Sembrava fosse stato sempre Papa"

Il papa Francesco in preghiera: "Siate misericordiosi verso le anime"

Lo aveva preannunciato ieri sera dal loggione centrale di San Pietro: "Domani voglio andare a pregare la Madonna perché custodisca tutta Roma". Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, è andato a pregare alla basilica di Santa Maria maggiore, questa mattina dalle otto alle otto e mezza, come primo atto del Pontificato. Sono stati minuti di intensa preghiera in silenzio quelli di papa Francesco davanti all’icona di Maria Salus Populi Romae. "Misericordia, misericordia, misericordia - ha detto il Santo Padre ai confessori - voi siete i confessori, quindi siate misericordiosi verso le anime. Ne hanno bisogno".

In tutto erano una cinquantina di persone quelle ammesse a questo evento, tra cui il cardinale Vallini, vicario per la diocesi di Roma, il cardinale Abril y Castello, arciprete della Basilica. Il Pontefice era accompagnato dal prefetto della Casa pontifica, monsignor Georg Gaenswin, e dal vice prefetto Leonardo Sapienza. Erano presenti anche i penitenzieri domenicani della Basilica guidati da Elio Monteleone che hanno raccontato all’Agi quei minuti trascorsi accanto al Pontefice. "È stato un momento di pace", ha detto Monteleone aggiungendo che papa Francesco ogni volta che dall’Argentina veniva a Roma aveva proprio la Basilica di Santa Maria Maggiore come una delle sue tappe fisse. "Si avvertiva nella Basilica - ha continuato il penitenziere - una atmosfera di grande preghiera, insieme alla semplicità del gesto che il Pontefice compiva e che però voleva dire tutto. Il suo è stato il saluto di una persona che accoglie, che ti è vicina, e questo ci è bastato. A vederlo dà l’impressione che abbia sempre fatto il Papa: sereno, tranquillo, senza alcuna particolare emozione, almeno all’esterno....". Sono state pochissime le parole pronunciate dal Santo Padre perché ha voluto dare la priorità alla preghiera e alla meditazione.

"Sembrava fosse stato sempre Papa. Non era né imbarazzato né intimorito". Il penitenziere ha raccontato di come sia rimasto sorpreso ieri a tarda ora quando un nipote gli ha telefonato dalla Sicilia e gli ha detto che l’indomani avrebbe ricevuto la visita privata del Papa, notizia che il giovane aveva saputo dalla televisione. "Ero rimasto alla frase che il Papa ha detto durante la sua prima apparizione dalla loggia di San Pietro, e cioè domani vado a pregare davanti alla Madonna - ha proseguito Monteleone - ma poteva essere una chiesa diversa dalla nostra, ho pensato che potesse essere il santuario del Divino amore, che è un santuario mariano, oltre ad aver pensato naturalmente a Santa Maria Maggiore. Però è rimasto tutto così incerto, fino a quando non mi è poi arrivata la telefonata di conferma ufficiale anche dal Vaticano, perchè magari mio nipote poteva pure aver capito male...".

Quello che più colpisce nella figura di Jorge Mario Bergoglio è la sua umiltà. Atteggiamenti particolari e significativi che hanno colpito anche all’interno della Santa Sede. Dopo aver reso omaggio alla Basilica di Santa Maria Maggiore, il papa è andato alla Casa del clero di via della Scrofa dove abitava nei giorni del pre Conclave per prendere le sue cose, le sue valigie e ha pagato il conto per dare il buon esempio.

Non ha mai amato gli agi e i lussi papa Bergoglio che da cardinale preferiva spostarsi su mezzi pubblici e vivere in un piccolo appartamento. Primo Papa gesuita, primo Papa latinoamericano, primo Papa di nome Francesco, primo Papa che con umiltà sembra già aver cambiato qualcosa.

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