Quanto accaduto nella tradizionale cena pre Partita del cuore tra il direttore generale della Nazionale cantanti, Gianluca Pecchini, e l'attrice Aurora Leone, convocata con la squadra Campioni per la ricerca insieme a Ciro Priello, continua a far discutere. In giornata Pecchini si è dimesso, accusato di aver invitato l'attrice a lasciare il tavolo a cui era seduta solo perché donna. Tantissime le manifestazioni di solidarietà verso Aurora Leone, che non parteciperà alla serata evento, così come Priello, in segno di protesta. Anche Eros Ramazzotti ha annunciato che diserterà la partita a causa di questo episodio. Eppure, così come c'è chi esprime vicinanza all'attrice, c'è anche chi avanza qualche dubbio, come il cantante Sandro Giacobbe che, invece, questa sera scenderà in campo a Torino: "Ma quale cacciata dal tavolo perché donna, questa è tutta una bufala per avere più follower".
"Questa è tutta una bufala per avere più follower", ha tuonato l'interprete di Signora mia dalle pagine di MowMag. Lui è uno dei baluardi storici della Nazionale cantanti, impegnato attivamente nell'organizzazione delle manifestazioni alle quali partecipa la squadra. Lui c'era quando Gianluca Pecchini avrebbe invitato Leone ad allontanarsi dal tavolo perché donna, ma la versione di Giacobbe non collima con quella dell'attrice: "Questa persona (Aurora), con il suo amico (Ciro) sono stati fatti arrivare il giorno prima perché distanti (venivano da Napoli) e quindi per alleggerire la trasferta. Loro tra l'altro giocavano nella squadra della Ricerca, però si sono seduti al tavolo della Nazionale cantanti, per cui gentilmente gli è stato fatto notare che quel tavolo non era il loro e sono stati fatti accomodare all'altro tavolo. Si sono seduti e hanno mangiato".
Sandro Giacobbe, quindi, continua con la sua ricostruzione dando la sua interpretazione al clamore social nato nelle ore successive: "Poi, probabilmente in quella situazione qualcuno ha pensato di cavalcare l'onda per far scoppiare un po' di rumore mediatico. Loro hanno la forza dei follower e stanno facendo un gran tam tam, ma noi abbiamo la nostra storia, con tutte le persone che hanno partecipato, con tutte le donazioni e le persone che abbiamo aiutato". Il cantante, quindi, si dice certo che sia "solo una polemica che finirà presto, ma sono certo che farà qualche ferito soprattutto fra chi l'ha provocata".
Infine, il cantante esprime tutta la sua delusione per una polemica che sta oscurando l'evento ma, soprattutto, i nobili fini benefici della manifestazione: "Stasera doveva essere la festa dei nostri 40 anni e dei 100 milioni di euro donati in tutto questo tempo e davvero non ci voleva. Io come artista, calciatore e appartenente a questa associazione mi sento davvero offeso. Per una stupidaggine non si può far scoppiare un caso del genere".
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