Pass, guariti e sicurezza. Tutti i nodi da sciogliere sul vaccino dei bambini

Da gennaio il siero ai bambini dai 5 agli 11 anni: sono 3,2 milioni, in 190mila hanno già contratto il virus. Partiti divisi sull'ipotesi di carta verde

Pass, guariti e sicurezza. Tutti i nodi da sciogliere sul vaccino dei bambini

Verosimilmente le vaccinazioni per i bambini tra i 5 e gli 11 anni cominceranno con il mese di gennaio, ma le incognite da sciogliere sono ancora tantissime. Da un lato i pediatri nei prossimi due mesi dovranno rispondere alle mille domande delle mamme, dall'altro bisognerà impostare la campagna vaccinale e capire come gestire gli ingressi a scuola di ragazzini vaccinati e non vaccinati. Esclusa l'ipotesi di rendere l'iniezione obbligatoria, strada ritenuta impraticabile già per gli adulti, figuriamoci per dei minori.

Verrà creato un green pass per i bambini?

La decisione è politica. Se l'Istituto superiore di sanità non si pronuncerà fino all'approvazione del vaccino Pfizer per gli under 12 (a metà dicembre), in Parlamento c'è già aria di scontro. Forza Italia e Pd sono pronti a mettere in campo tutte le misure necessarie per prevenire la quarta ondata di virus, Fratelli d'Italia è contro qualsiasi obbligo. Il leader leghista Matteo Salvini non si è sbilanciato, ma si era già più volte pronunciato contro l'obbligo vaccinale per i 12enni. L'ipotesi più percorribile sarebbe quella di creare un green pass non per entrare a scuola ma per accedere alle attività esterne alla scuola, quelle extra offerta formativa. Il timore dei presidi tuttavia è che in questo modo si disincentivino le famiglie a iscrivere i bambini alle attività. Altra questione da affrontare è quella legata alla privacy (in ballo ci sono dei minori) e non va nemmeno trascurato il rischio di creare discriminazioni fra studenti.

Quanti bambini andranno vaccinati?

La popolazione tra i 5 e gli 11 anni è di 3,2 milioni di bambini ma è immaginabile che molte famiglie non aderiranno alla vaccinazione, vista la bassa affluenza degli over 12. «Ci aspettiamo delle resistenze - ammette il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri - ma contiamo di vaccinare almeno la metà dei bambini di quella fascia d'età». I bambini sotto i 12 anni che hanno già contratto il virus sono 190mila, 784mila quelli al di sotto dei 19 anni. È stato calcolato che se questa fascia di età fosse stata già vaccinata, ipotizzando un'efficacia del vaccino all'80%, circa 140mila di quei bambini che hanno contratto il virus non si sarebbero ammalati «evitando loro - constata Roberto Liguori, pediatra Sipps - quarantena, ritiro sociale, assenza da scuola, lontananza dalla vita sociale e familiare, oltre al rischio di sviluppare forme gravi della malattia e di contagiare i familiari».

Il Covid sui bambini è generalmente leggero. Perchè vaccinarli?

L'incidenza del virus è in aumento in tutte le fasce di età, con valori più elevati nella fascia 0-19 anni. Negli ultimi 30 giorni, inoltre, si osserva una maggiore incidenza di casi diagnosticati in persone non vaccinate e un ragazzo su quattro al di sopra dei 12 anni ha ricevuto una sola dose di vaccino. «I bambini vanno vaccinati altrimenti non ne usciamo- sottolinea il presidente Sipps, Giuseppe Di Mauro- Il 20% dei contagiati è al di sotto degli 11 anni. A chi dice di non vaccinare i bambini sani diciamo: il vaccino va fatto a tutti, che siano sani o con patologie pregresse, perchè non sempre questa infezione, nei bambini, si manifesta come una banale influenza. Anche i più piccoli vengono ricoverati e alcuni finiscono in terapia intensiva. I paucisintomatici possono poi portare questa infezione nelle famiglie e mettere a rischio persone adulte, anche vaccinate ma con patologie».

Il vaccino finora è stato studiato solo su 2.300 bambini tra i 5 e gli 11 anni. Come si può definire sicuro?

La Fda americana ha concluso che il vaccino «porta più benefici che rischi». Gli effetti collaterali finora sono stati minimi.

«Meglio usare un eccesso di prudenza, anche per non dare nuove argomenti ai no vax: aspettiamo nuovi dati più estesi, una volta che li avremo potremo procedere alla vaccinazione anche dei più piccoli in sicurezza» sostiene Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia all'università di Padova. «Il morbillo in un caso su mille crea problemi molto gravi ai piccoli. Se si vaccinano 10mila bambini e non si vedono effetti collaterali, possiamo dire che il beneficio è immediato».

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