Facile parlare di donne e giovani, a parole. Altrettanto facile parlare di quote rosa, di diritti delle donne e femminismo, salvo poi dover prendere atto che l'unica leader donna, in questo momento, è nel centro-destra e si chiama Giorgia Meloni. Come già riportato nelle scorse settimane, nelle fila del Pd si è registrata una certa irritazione da parte dei Giovani democratici, che non hanno gradito il metodo adottato dai vertici del partito circa la composizione delle liste elettorali per le prossime Elezioni Politiche. "Caro segrerario, come possiamo convincere la nostra generazione a credere nella nostra missione, se poi non si vede direttamente rappresentata?", è ciò che hanno scritto, infatti, una trentina di rappresentati locali del Pd under 40 al segretario, Enrico Letta, non più tardi di una decina di giorni fa. A testimoniare questo malessere verso i vertici del partito ora è un'altra giovane attivista molto nota in Trentino e in Campania, Vittoria De Felice, militante nei dem trentini dal 2018.
L'accusa dell'attivista dem al Pd
De Felice, 32 anni, laureata presso l’Università degli studi di Trento alla facoltà di giurisprudenza, corso di diritto bancario con tesi in finanza ecosostenibile, ha inviato una lettera aperta ai vertici del Pd, ripresa dal quotidiano online La Voce del Trentino. Caro Pd, scrive,"non ho niente di bello da scriverti e con estremo dispiacere ti comunico che le cose non cambiano. Sono un umile attivista del partito democratico che ha parlato con tutti ma con la vaga impressione di aver dialogato con persone sorde e cieche, o forse solo stanche di ascoltare".
Perché il Partito Democratico, sottolinea l'attivista dem, non è capace di esprimere "dei nomi diversi da quelli che da anni sono in circolazione? Perché in tanti anni di amministrazione prima del governo di centrodestra non sono stati in grado di affrontare le sfide più importanti e di garantire un futuro migliore per i giovani, per gli anziani ma soprattutto per tutte le persone che non riescono ad arrivare a fine mese?". A detta di De Felice, infatti, i giovani democratici non hanno trovato grande spazio nella composizione delle liste in vista delle prossime elezioni, affollate dai veterani. Ma non sarebbe l'unico problema del Pd, in questo momento.
"Un partito borghese e radical chic"
È un duro affondo quello di Vittoria De Felice contro il suo partito. Perché il Partito democratico, afferma, è avvolto in "questo velo borghese radical chic che non permette di vedere i problemi reali delle persone del nostro territorio, che sono evidenti, non si possono nascondere e che peggiorano di giorno in giorno". E i giovani, chiede l'attivista, "non esistono forse? Sono un elemento importante solo quando fa comodo? I giovani hanno bisogno di esempi, di opportunità, di entusiasmo e forti motivazioni, ma nessuno del partito pare capirlo". A livello locale, racconta la militante al Giornale.it, "non mi hanno mai voluto ascoltare.
Se io parlo, è perché vorrei chiarire dei punti con il segretario Enrico Letta. Si parla tanto di sviluppo sostenibile, ma tra i candidati del partito chi se ne occupa?". Quesiti di una giovane militante che, ad oggi, non hanno trovato risposta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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