Alfonso Bonafede ha incaricato l'Ispettorato del ministero di Giustizia al fine di fare chiarezza sul permesso premio concesso al killer che ha ucciso il vigilante Francesco Della Corte, a cui è stato consentito di festeggiare il suo 18esimo compleanno. La decisione aveva provocato l'ira da parte dei familiari della vittima, che l'hanno connotata come "vergognosa". Il ministro della Giustizia vuole vederci chiaro e dunque l'Ispettorato avrà il compito di compiere accertamenti "volti a valutare la correttezza della procedura ed eventuali condotte disciplinarmente rilevanti".
Il dolore
Su Facebook era arrivato il grido di dolore da parte della figlia Marta: "Ci auguriamo che il 19 settembre a chi crede che sia un passatempo divertente colpire alle spalle un essere umano, a chi ha la crudeltà di guardare negli occhi un uomo a terra ferito indifeso.. agonizzante e continuare a colpire, a chi riesce a vivere consapevole di aver tolto un papà a dei figli ed un marito ad una moglie senza il minimo pentimento, a queste persone ci auguriamo non venga scontato nulla, ma che quel giorno la giustizia, come dovrebbe essere sempre e per tutti gli uomini in un stato di diritto, faccia il suo corso!".
Anche il capo della Polizia Franco Gabrielli ha commentato il premio concesso al ragazzo: "Questo Paese morirà di bulimia normativa.
Si fanno leggi in continuazione che poi alla fine non producono gli effetti, c'è la necessità di una rivisitazione complessiva. Il tema è che gli interventi normativi spot a volte producono più danni del preesistente. C'è una parolina magica che però nel nostro paese ha sempre avuto poco successo ed è riforma".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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