Cani da combattimento contro cinghiali: sembra una scena tratta dai giochi di gladiatori del primo impero romano e invece è il triste spettacolo che per settimane è andato in scena a Cagli, in provincia di Pesaro.
A denunciare tutto la Lega anti vivisezione, che ha svelato come sei dei nove imputati in un processo per combattimento, uccisione e maltrattamento di animale abbiano accettato di patteggiare per una vicenda che davvero sembra risalire ai tempi dei giochi al Colosseo. In un allevamento di cinghiali dell'entroterra pesarese, racconta il Resto del Carlino, i suini erano costretti a combattere contro cani di razza dogo argentino: i molossi sudamericani da guardia e da difesa noti per il colore bianco del mantello e per la mole imponente.
Gli investigatori hanno accertato l’uccisione di almeno un cinghiale: in diversi casi i cruenti incontri fra ungulati e cani sono stati registrati e ora probabilmente i video circolano su internet. Tutti gli animali sono stati confiscati.
Il giudice ha applicato la pena concordata per sei imputati con condanne da 8 mesi a un anno di reclusione con multe da 34.000 euro a 50.000 euro.
Altri tre imputati invece hanno chiesto l'affidamento in prova con sospensione del processo. Per tutti i condannati, inoltre, è stata sospesa la pena. La Lav però si è espressa contro queste sentenze, lamentandosi che le condanne non fossero abbastanza severe,- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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