Il piano segreto di Letta, "ciao ciao" price cap e Putin: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il monito di Gazprom, l'intervista sul nulla a Garofoli e Borrell

Il piano segreto di Letta, "ciao ciao" price cap e Putin: quindi, oggi...

- suonano le campane a morto del price cap. I ministri dell’Energia dell'Ue si sono visti oggi e hanno firmato un documento in cui la misura tanto voluta da Draghi viene sì nominata, ma non sposata. Anzi: si dice chiaramente che “le opinioni divergono su questa opzione” e pochi concordano sul fatto che possa essere “efficiente”. Il timore è che provochi “razionamento, arbitraggi o sussidi. Secondo il commissario Ue "negoziare il prezzo con i fornitori" sia una opzione "migliore" Insomma: price cap un corno

- meravigliosa intervista sul nulla cosmico a Roberto Garofoli, braccio destro di Draghi alla presidenza del consiglio

- Putin fa sapere che in caso di price cap la Russia non fornirà gas all’Europa. Problema non secondario, visto che molti Paesi ancora dipendono da Mosca e che comunque pure ai grandi Stati (Italia-Germania) serve tempo prima di differenziare. Tradotto: se non troviamo una soluzione, Vlad ci tiene ancora per il collo

- con la crisi del gas iniziano anche le storie più incredibili. A Perugia la polizia è dovuta intervenire per dirimere una lite tra moglie e marito in cui lui accusava lei di consumare troppa energia. I prezzi ci faranno diventare pazzi

- la Germania è sicura di poter superare l’inverno. Gazprom non la pensa allo stesso modo. Secondo l’ente energetico russo, infatti, Berlino avrebbe riserve per appena due mesi. E “non c’è alcuna garanzia che l’Europa sia in grado di superare l’inverno”. Considerato che North Stream è fuori uso, la situazione non è affatto rosea. In fondo l’ha detto anche Cingolani: l’Italia sta a posto, ma comunque pagherà l’energia molto più che in passato. Quindi occhio alle faccende domestiche, o finirete col litigare pure voi con vostra moglie

- Ursula von der Leyen confessa che in Ue sanno bene come prendere la zappa e darsela sui piedi. Geni assoluti. "Il litio o i metalli delle terre rare sono vitali per la nostra transizione verde e digitale. Nessuna turbina eolica, nessun pannello solare può esserci senza queste materie prime”, ha detto la capa dell’Ue. Che poi ha aggiunto: “La cattiva notizia è che un paese domina il mercato globale. È la Cina”. Quindi ci stiamo consegnando ad un mercato dominato da Pechino e siamo pure felici. Complimenti

- Joseph Borrell, il tizio che guida la politica estera Ue e che conta come il due di coppe quando briscola è spade, manda un monito a Meloni (atlantista più di Biden) dicendo che il governo nascente deve mantenere “la stessa posizione” sull’Ucraina di Draghi. "Il mio compito non è di occuparmi della dinamica politica interna degli Stati membri”, spiega. Ecco: se non è compito tuo, fatti i cavolacci tuoi

- tre turisti sono stati accusati di aver inciso il loro nome sul Colosseo. Si tratta di due americane e di un canadese, campioni mondiali intergalattici planetali di idiozia. Ma si può essere più barbari di così?

- un genio (si fa per dire) ha pubblicato sul suo profilo Instagram il menu della droga che poi vendeva ai suoi clienti. Chetamina, ecstasy, popper. Ovviamente la polizia l’ha beccato e arrestato. Mitologico

- Letta incontra gli eletti del Pd e se li coccola dicendo che “qui dentro noi potremmo tranquillamente comporre almeno tre liste di ministri di livello”. Può darsi, ma gli elettori hanno scelto altro. Per oggi, come si dice a Perugia, “bregno d’oro” per il segretario Pd

- Enrico però ha anche detto un’altra cosa, molto interessante. “È molto importante - ha spiegato Letta - che entriamo subito nella mentalità di chi lavora per un risultato nel medio termine”. O meglio, il Pd intende aspettare quando “la maggioranza si sfalderà” e allora “dovremo farci trovare pronti al momento opportuno”. A fare cosa? Il passato ci insegna il “piano segreto” dei dem: gira che ti rigira, finire al governo senza vincere le elezioni. E in questo, va detto, sono dei maestri

- Lega e FdI sono ancora lì che discutono su presidenti di

Camera, Senato e ministri vari. Discutete quanto volete, ma fatelo nelle segrete stanze. Che prestare il fianco ai giornali "progressisti", magari passandogli voci, confidenze e retroscena, non è una buona idea. Ma un suicidio

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