Per giorni aveva terrorizzato Milano. Si avvicinava a caso a un passante e, dopo aver chiesto un'informazione stradale a caso, gli sferrava un pugno dandosi poi alla fugas. Numerose le sue vittime. Dopo una serrata caccia all'uomo la polizia finalmente era riuscita ad arrestarlo. Dopo alcune settimane di carcere Nicolas Aitor Orlando Lecumberri, il "picchiatore seriale" di Milano, uscito dalla prigione per essere curato in una struttura psichiatrica a Varazze (Savona), se l'è data a gambe ed è tornato in Spagna. Immediate le polemiche per la decisione del gip, che non ha disposto l'accompagnamento del soggetto nella struttura sanitaria ma, di fatto, lo ha lasciato libero di muoversi senza alcun controllo.
Ora il Csm apra una pratica per "valutare eventuali profili di incompatibilità, sotto il profilo dell’appannamento dell’immagine di terzietà e imparzialità", sul gip di Milano Livio Cristofano, in relazione alla fuga in Spagna del picchiatore seriale. Lo chiede il consigliere laico Pierantonio Zanettin al Comitato di presidenza di Palazzo dei Marescialli.
Zanettin allega alla sua richiesta un articolo di stampa dal quale emergerebbe che la fuga del giovane "sarebbe stata possibile" poiché il gip milanese "che un mese addietro aveva convalidato la misura del carcere in quanto aveva ritenuto sussistente il pericolo di fuga - si legge nel documento trasmesso al Comitato di presidenza del Csm - poiché il Lecumberri non aveva legami con il territorio italiano" ha invece poi sostenuto nella successiva ordinanza che "non sussistendo specifiche
esigenze processuali o di sicurezza l’indagato raggiungerà senza accompagnamento e senza soste intermedie il luogo di esecuzione della misura dando tempestivo avviso del proprio arrivo alla stazione dei carabinieri competente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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