Una donna di 62 anni si è presentata all’ospedale San Carlo di Potenza con una sonda nello stomaco. Durante un intervento avvenuto circa 20 anni fa i medici che avevano operato la donna non avevano rimosso la sonda, rimasta nell’organismo fino a qualche giorno fa. Quando la ormai 62enne ha deciso di rivolgersi all’ospedale della città mostrando un distaccamento della pelle a livello dell’ombelico. Subito sono iniziati i controlli per capire cosa potesse aver causato quella anomalia. La colpa è risultata essere riconducibile a un tubo di plastica della lunghezza di 6 centimetri e largo 2,5 centimetri, dimenticato nel corpo della paziente durante una endoscopia effettuata circa venti anni prima.
Fortunatamente la donna se ne è accorta prima che la dimenticanza potesse trasformarsi in tragedia. Anche se, comunque, ha convissuto inconsciamente con una sonda nello stomaco per circa un terzo della sua esistenza. Rimuovere il tubo non è stata una passeggiata, come ha spiegato l’ospedale di Potenza in un comunicato. Il metodo forse più semplice da seguire, quello cioè di sfilare il pezzo dalla bocca, è risultato purtroppo impraticabile. I medici hanno quindi optato per una doppia procedura, sia endoscopica che chirurgica. L’intervento è perfettamente riuscito e la paziente dopo circa 48 ore dall’operazione è riuscita ad alimentarsi senza problemi.
In un comunicato, Massimo Barresi, direttore generale dell’ospedale San Carlo di Potenza, ha voluto ringraziare pubblicamente i medici che hanno reso possibile la riuscita dell’intervento alquanto complicato “Congratulazioni a Angelo Sigillito, direttore
della Struttura complessa interaziendale di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva e il chirurgo Giuseppe Tramutola per l’esito di una procedura particolarmente complessa e riuscita grazie a una perfetta sinergia”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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