Attimi di tensione martedì mattina in una struttura d’accoglienza di Prato, dove un richiedente asilo ha dato letteralmente in escandescenze, aggredendo gli operatori del centro.
Stando a quanto riferito dai quotidiani locali, a scatenare la furia dello straniero, un nigeriano di 30 anni, sarebbe stato il lungo iter burocratico necessario a consentirgli di poter fare finalmente ritorno in patria. Stufo di dover ancora attendere per ottere il rimpatrio assistito, da tempo richiesto, l’africano si è dunque rivoltato contro il personale che si stava occupando di lui.
La situazione è degenerata a tal punto che i dipendenti del Cas, in preda al panico, si sono visti costretti a richiedere aiuto alle forze dell’ordine. Come riferito dalla questura di Prato, intorno alle 9:45 una volante ha pertanto raggiunto il centro d’accoglienza di via Roma.
L’intervento degli agenti non è tuttavia servito a riportare la calma, tutt’altro. Alla vista degli uomini in divisa il nigeriano si è infuriato maggiormente, tanto da arrivare ad attaccare con violenza anche gli stessi tutori della legge. Nella colluttazione che si è venuta a creare, uno degli agenti è stato morso ad una mano nel tentativo di bloccarlo.
Con estrema difficoltà, i poliziotti sono infine riusciti ad immobilizzare lo straniero, ed a trasportarlo negli uffici della questura, dove è scattato l’arresto con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Necessario anche l’intervento dei sanitari del 118, che hanno dovuto occuparsi del violento extracomunitario e di due agenti di polizia rimasti feriti dopo il suo attacco.
A quanto pare non era la prima volta che il nigeriano, regolarmente titolare di protezione
internazionale, si rendeva protagonista di simili scatti d’ira, sempre motivati dalla medesima pretesa di far ritorno nel proprio paese d’origine.Nella giornata di ieri il gip ha convalidato l’arresto.
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