Lusso e sprechi con i soldi della Caritas. I lasciti dei fedeli venivano spesi per pagare le vacanze e le cene di lusso, per comprare una moto e per istallare una vasca idromassaggio nel bagno della canonica. Don Lucio Sinigaglia, ex parroco 57enne della chiesa di San Michele Arcangelo a Legnaro, un paese in provincia di Padova, ha confessato ai pm di aver sperperato i soldi donati alla Caritas parrocchiale dai parrocchiani.
In questo turbinio di sprechi, don Lucio ha sperperato 252.827 euro. Soldi che, come racconta il Mattino di Padova, sarebbero serviti al prete a comprarsi una moto Bmw 120 Gs (costata 15.300) "per capriccio", a regalare una Renault Clio a un giovane sacerdote e a pagare un intervento chirurgico alla madre. Ma non solo (5.800 euro). Per mesi don Lucio si è dato a cene e pranzi in ristoranti di lusso "con splendide mangiate di pesce innaffiato da buoni calici di vino e vacanze sempre in compagnia dell’amico di turno". Il sacerdote ha, poi, ammesso di aver usato i soldi della Caritas anche per ristrutturare la canonica "rimessa a nuovo con la creazione cinque camere da letto, tre bagni di cui uno dotato di idromassaggio e una palestra attrezzata per un costo di 300mila euro".
Il vescovo aveva sospeso il parroco.
E lui si era giustificato coi fedeli della sua parrocchia con una lettera letta in chiesa dal vicario: "Riconosco di aver agito incautamente nell'utilizzare parte di quel denaro per assolvere ad alcune necessità urgenti della parrocchia e - in parte ridotta - per ragioni personali. Ritenevo di poterlo utilizzare temporaneamente e rifonderlo man mano".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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