Infuriano le polemiche a Padova per una foto postata su Facebok in cui si vede don Federico Lauretta, parroco di Santa Giustina, che si rilassa durante il Lunedì dell'Angelo in compagnia di un amico che indossa un grembiule con l'immagine di Mussolini.
Non è la prima volta che don Lauretta finisce sulle pagine dei giornali per la sua presunta vicinanza agli ambienti dell'estrema destra. Molto dura la reazione dell'Anpi provinciale, che con il presidente Floriana Rizzetto si scaglia contro il religioso: "La foto del parroco di Santa Giustina dimostra una volta di più come oggi si sia nel regno della superficialità e dell'incultura - spiega la Rizzetto - Addolora che a farsi ritrarre a fianco di un nostalgico del ventennio nel giardino del complesso monastico sia un frate benedettino, che dovrebbe avere una preparazione storica oltre che teologica".
"Non lo si può derubricare a una battuta - ha continuato -. Le leggi razziali, l'invasione della Iugoslavia, Albania e Grecia, il confino, lo scioglimento di associazioni e partiti politici non si attagliano certo alla definizione di statista (riportata sul grembiule accanto all'immagine del Duce, ndr). Mi pare che il connubio religione-fascismo sia stato sconfessato dalla Chiesa e resti solo in alcuni ecclesiastici nostalgici, che - ha concluso Rizzetto - offendono la veste che indossano. Ci pensi padre Lauretta"
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