Un italiano su cinque (il venti per cento) "ricicla" a parenti e amici i regali di Natale indesiderati. È quanto emerge da una analisi di Coldiretti e dell'Istituto Ixè, secondo cui una percentuale altrettanto alta di 'pragmatici' li restituisce al negozio cambiandoli o chiedendo un buono mentre l'undici per cento li rivende su internet. "I prodotti che meno vengono riciclati sono quelli enogastronomici per i quali - sottolinea in una nota Coldiretti - si trova sempre un'occasione per consumarli". Più a rischio sono, invece, i capi di abbigliamento, i prodotti per la casa e quelli tecnologici. Si tratta di un business rilevante se si considera che le famiglie italiane hanno scartato sotto l'albero regali per un valore stimabile in 3,9 miliardi di euro tra grandi e piccini. Solo il diciannove per cento degli italiani non ha ricevuto neanche un regalo. "Abbigliamento ed accessori, prodotti alimentari e giocattoli salgono nell'ordine - conclude la Coldiretti - sul podio dei doni più gettonati insieme a libri e musica".
Poi ci sono quelli che i regali ricevuti a Natale li rivendono e sono circa 2,7 milioni. Mentre quasi la metà, il quarantasette per cento, li terrà comunque, soprattutto i giovanissimi. È quanto stima Ebay in una ricerca commissionata a Tns. Quanto al motivo per cui un regalo che non piace e verrà rivenduto, per la maggior parte degli italiani (il 53 per cento) è per mettere da parte il ricavato e risparmiare (questo si riscontra soprattutto tra gli italiani con un'età compresa tra i 55 e i 64 anni. Mentre il 35 per cento degli italiani ricende i regali per acquistarne uno più di gradimento. In particolare, i millennials preferiscono acquistare, con il ricavato, un nuovo oggetto più adatto ai propri gusti. "Il regifting è innanzitutto un'opportunità per guadagnare e trasformare una scelta poco azzeccata nella possibilità di rendere felice un altro utente della community eBay da qualche parte nel mondo", commenta Margot Olifson, responsabile del Business dei venditori privati di eBay in Italia.
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