Ritardi e voli cancellati, Pantelleria in piazza contro l’isolamento

Appalto vinto dalla danese Dat, ma raggiungere la terraferma è sempre più difficile. Protesta anche Lampedusa

Ritardi e voli cancellati, Pantelleria in piazza contro l’isolamento

Si sentono isolati. Tagliati fuori dal mondo da cui li separa un mare che conoscono bene e un cielo che è diventato nemico. Molte persone a Pantelleria e Lampedusa hanno ormai paura di volare. Succede da quando l’appalto per i collegamenti tra le due isole siciliane e la terraferma è stato vinto da una compagnia danese, la Dat, l’unica che in questo momento le collega con la Sicilia. Due giorni fa a Pantelleria si è svolta l’assemblea straordinaria aperta a tutti cittadini, convocata dall’amministrazione nella Mediateca comunale dopo una serie di disservizi che il sindaco Vincenzo Campo definisce ormai “disastrosi”. Un aereo tornato indietro, una serie di guasti, con pezzi di ricambio che ogni volta devono arrivare da Copenaghen, molti ritardi (“sessanta superiori ai 30 minuti, con 14 voli annullati”): sono alcune delle proteste portate dagli isolani riuniti.

E l’assemblea dei cittadini ha deciso di manifestare domenica 9 dicembre davanti all’aeroporto per far sentire la propria voce. Che i cittadini hanno già espresso in modo molto chiaro sui social network in queste settimane, nelle pagine dedicate a Pantelleria: “L’ultimo volo che ho effettuato un mese fa, un incubo. Secondo me non sono piloti abilitati”, scrive un isolano su Facebook. “Mi son visto la morte in faccia dopo quel vuoto d’aria”, gli risponde un altro. “Quattro ore di attesa martedì sera e poi volo cancellato”: un’altra lamentela, ma ce ne sono a decine e centinaia. All’assemblea anche il sindaco ha testimoniato un disservizio raccontando la sua esperienza da passeggero.

Una situazione simile si vive a Lampedusa. “Così non si può andare avanti", ha chiarito nei giorni scorso il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello. “La Dat ha partecipato ad un bando che impegna la compagnia aggiudicataria ad assicurare un determinato numero di voli quotidiani per collegare la nostra isola con Palermo e Catania. Da giorni, ormai, questo obbligo contrattuale viene disatteso: i tre voli quotidiani negli ultimi giorni sono stati ridotti ad uno, che oltretutto fa 'tappa' a Catania e poi continua per Palermo. Mi aspetto un’azione immediata dall’Enac e dall’assessorato regionale alla Mobilità: questa situazione è ormai inaccettabile”.

La Danish Air Transport ha iniziato la scorsa estate a coprire la tratta aerea Palermo‐Pantelleria dopo aver vinto l’appalto nel mese di febbraio, e il contratto andrà avanti fino al 2021. Dopo le prime proteste delle isole, l’Enac, a fine novembre, ha convocato la compagnia. La Dat ha spiegato che sta apportando modifiche all’operatività di volo, e ha ricordato che la pista di Pantelleria ha il limite di non poter essere utilizzata oltre i 36-37 nodi di vento. "Ma è sempre stato così", rispondono i cittadini.

“Non è più accettabile una tale situazione disastrosa”, continua a ripetere il sindaco Campo. “L’amministrazione comunale vuole continuare con determinazione nelle azioni già intraprese al fine di ottenere risoluzioni adeguate e immediate e chiede la partecipazione attiva dei cittadini per sostenere la protesta e far sentire la propria indignazione di fronte a un diritto negato”. Si è parlato anche di un possibile accordo tra Dat e Alitalia, ma per ora la manifestazione è indetta e nessuno sembra intenzionato a tornare indietro.

Il problema degli aerei sta diventando anche scontro politico.

La segreteria Pd dell’isola prende le distanze dal sindaco grillino e da quelle che definisce "incongruenze dell’amministrazione": nessuna partecipazione alla manifestazione e richiesta di un consiglio comunale straordinario. Solo pochi giorni fa, attacca il segretario democratico Giuseppe La Francesca, un assessore “in collegamento da Copenaghen dava spazio alla compagnia per consentirgli di giustificare i continui disservizi”.

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