Roma, le femministe "cacciano" a un uomo dalla testa del corteo

Lite alla manifestazione "Non una di meno" di Roma. Un ragazzo vuole stare in testa al corteo e viene invitato ad andare indietro

Roma, le femministe "cacciano" a un uomo dalla testa del corteo

"Sono la bestia da mettere in fondo?". Roma, Piazza della Repubblica. Al corteo "Non una di meno" in difesa dei diritti delle donne un uomo tenta di sfilare alla testa del corteo. Non è un gesto provocatorio, anche lui è lì per dire no alla violenza. Ma un gruppetto di femministe lo allontana, invitandolo ad andare più indietro.

"Non posso stare qui?", chiede il ragazzo incredulo. "No", rispondono le donne. "Siamo le femministe di 'Non una di meno', gli uomini devo andare dietro". Non tutte le manifestanti, va detto, erano d'accordo con l'allontanamento del giovane. "Non siamo tutti uguali?", domanda lui. "No", gli viene risposto. I toni allora si scaldano e il ragazzo indica la polizia come a dire: chiediamo a loro se posso stare qui. "Ecco, il simbolo della prepotenza maschile", attacca una delle donne del corteo. "Io sono prepotente - ribatte indignato il giovane - non voi che ci dite di andare indietro? Quella invece è uguaglianza, vero?". Una delle organizzatrici prova a far presente che "noi abbiamo organizzato il cordone e chiediamo rispetto, se tu non ci vuoi dare rispetto fai come ti pare".

Il giovane, forse anche per sfida, ha continuato per qualche buon minuto a discutere per spiegare alle ragazze in piazza che "è proprio per il vostro rispetto che voglio stare qui". "Oggi è la giornata delle donne - gli dicono - tu qui proprio non ci dovresti stare". I toni si alzano quando una ragazza arriva con il megafono e urla in faccia all'intruso: "Te ne vuoi andare?". A quel punto scattano anche gli insuti: "Testa di cazzo...".

A riportare la calma è una

delle organizzatrici di "Non una di meno". "La prossima volta vieni in assemblea e ne parliamo - dice al ragazzo che infine si arrende - Non è nulla di straordinario, sarai solo quattro metri più indietro".

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