Roma invasa dalle zecche

A Roma dopo gabbiani e topi, arrivano anche le zecche trasportate dai piccioni che possono gravemente infettare l'uomo

Roma invasa dalle zecche

A Roma dopo gabbiani e topi, arrivano anche le zecche trasportate dai piccioni. "Non basta l’invasione di topi, zanzare velenose, cinghiali chi più ne ha più ne metta - dichiara al Messaggero Michel Maritato, presidente dell’associazione Assotutela- È tornata l’emergenza guano a Roma".

"Così lo 'zoo Capitale' - continua Maritato - si arricchisce in queste ore di nuovi animali con effetti collaterali negativi in quanto a sicurezza stradale, ambientale e pubblica. Denunciamo la presenza di liquame di gabbiani e piccioni su Lungotevere, in particolare nella zona dell’Ara Pacis dove il rischio di zecche potrebbe diventare estremamente alto". Maritato racconta che nei giorni scorsi sono già arrivate tante denunce e perciò "Siamo di fronte a una realtà igienico-sanitaria potenzialmente molto pericolosa - aggiunge Maritato - come associazione che tutela i cittadini, dunque sollecitiamo il Comune di Roma e la municipalizzata Ama a istituire un monitoraggio e una pulizia straordinaria di Lungotevere al fine di prevenire spiacevoli sorprese nei giorni addivenire".

E proprio sul Lungotevere è stata segnalata la scomoda presenza di piccioni infestati da zecche che possono infatti trasmettere all’uomo una serie mortale di infezioni virali e batteriche. Sui tetti e sulle strade del centro mucchi di sterco si seccano al sole che possono infettare direttamente o indirettamente l'uomo.

"Siamo stanchi di vivere con le persiane perennemente chiuse per non far avvicinare i piccioni", dice una anziana signora residente in via di Ripetta. "È una storia senza fine, e non solo sul Lungotevere - si sfoga Luca - il guano è pericoloso per noi che giriamo in motorino".

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